Engim e Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti partecipano al bando della Regione del Veneto, che attinge fondi PNRR per offrire, dopo un percorso formativo, l’ottenimento di un “tesserino” con la qualifica professionale di DGR 552 del 09/05/2023, Giardiniere d’arte urbano e montano per giardini e parchi storici.
Oltre ai numerosi interventi in ambiente naturale sul territorio, ora l’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti si gioca anche la carta negli spazi verdi modellati da mano umana, quale è appunto il caso dei giardini storici spesso affiancati alle tante ville che impreziosiscono il nostro territorio.
Infatti, in partenariato con ENGIM VENETO ente di formazione capofila del progetto, si apre per professionisti e studenti del settore, una preziosa opportunità di specializzazione.
Obiettivo del bando è riqualificare parchi e giardini storici, beni culturali tutelati, dichiarati di interesse artistico o storico attraverso la manutenzione/ ripristino/ gestione dell’evoluzione della componente vegetale, il restauro delle attuali componenti architettoniche e monumentali, l’ottimizzazione degli attuali metodi di uso degli spazi, nel rispetto delle aree più fragili o più preziose, l’accessibilità delle persone con funzionalità ridotta, la messa in sicurezza nonché la realizzazione di ausili informativi (quali manifesti e guide) per promuovere la conoscenza e l’uso consapevole da parte dei cittadini e l’uso culturale, educativo, ricreativo.
Il percorso formativo unico nel suo genere e illustrato durante la conferenza stampa dell’8 febbraio 2024, porterà al conseguimento della qualifica professionale regionale di “Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici”, intervenendo nel processo di conservazione, rinnovamento, manutenzione e restauro di giardini e parchi storici, pubblici o privati, rispettandone le forme originarie e valorizzandone le peculiarità storiche, architettoniche, ambientali, paesaggistiche, attraverso l’utilizzo delle tecniche e dei materiali più idonei al tipo di intervento da realizzare. È rivolto a circa 15 persone e conta 300 ore di lezioni in aula e 300 ore di laboratori esperienziali. I luoghi in cui si svolge la formazione sono parchi storici di proprietà pubblica, come quello di Villa Rossi a Santorso, il giardino Jacquard di Schio, il parco Villa Thiene a Quinto Vicentino, il parco della Biblioteca Internazionale “La Vigna”-Centro di Cultura e Civiltà Contadina a Vicenza.
Il Parco Rossi era già interessato da un progetto PNRR con i cui fondi (circa 1.600.000 mila euro) è in corso la sistemazione botanica e architettonica dell’intero parco con particolare attenzione alla parte dietro villa Rossi denominata Parco delle Rive. Nel restauro sono coinvolti le mura di cinta, i sentieri, la casa dei camosci, l’acquario, i fornici e il sedile con grifoni.
Accanto a questi interventi sono previste attività di manutenzione del verde, visite didattiche e percorsi di valorizzazione degli ambienti.
Questo ulteriore bando regionale dedicato alla formazione bene si sposa con le precedenti attività avviate, in un’ottica di conservazione dei parchi storici, e di formare personale altamente specializzato in questo ambito. I partecipanti di cui la metà sono donne, provengono da diversa formazione ed esperienza e tuttavia hanno il denominatore comune di una passione per l’arte e per la contaminazione di competenze diversificate.
Barbara D’Incau, responsabile di Engim Veneto ha evidenziato proprio il valore aggiunto che l’unione di saperi diversi può apportare all’iniziativa, per la quale c’è già stato un boom di richieste e di cui si auspica la continuità dopo la fase sperimentale.
“La cultura del verde è cambiata – ha aggiunto il sindaco di Schio Valter Orsi – come pure la sua gestione, più consapevole e non occasionale, grazie anche a una diversa consapevolezza dei cittadini in relazione alla fruizione e alla conservazione del patrimonio verde che diventa protagonista della vita sociale di una comunità”.
Anche i docenti Renzo Priante e Giorgio Cocco hanno sottolineato l’importanza della ripresa di una nuova sensibilità verso giardini, parchi e spazi verdi all’interno delle aree urbane.
Soddisfatto Carlo Bettanin, presidente dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti: “Abbiamo imparato a cogliere le sinergie che consentono di puntare a obiettivi più ampi della semplice somma dei singoli interventi e questo ne è un ulteriore e positivo esempio. Anche i sindaci dei nostri comuni hanno compreso che la via per la realizzazione di molte opere e per la crescita culturale e sociale delle nostre comunità passa attraverso uno spettro potenzialmente infinito di collaborazioni e partenariati. Mi auguro che anche questa proposta decolli come merita e possa trovare continuità a beneficio del grande patrimonio storico e ambientale di cui siamo i fortunati custodi”.
Il progetto formativo si concluderà entro giugno 2024 con 15 Giardinieri d’arte urbani e montani per giardini e parchi storici pronti a passare alla pratica.