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Malo. Il Muzan ospedale di comunità: attivati 15 posti letto

Il Centro Servizi Muzan diventa a tutti gli effetti ospedale di comunità con l’attivazione di quindici posti letto da parte della Ulss7 Pedemontana.

L’Alto Vicentino può quindi contare su un nuovo punto di riferimento per la medicina distrettuale. Dando attuazione alla convezione firmata all’inizio dell’anno tra l’azienda Socio-Sanitaria e il Centro Servizi Muzan infatti, sono entrati in questi giorni i primi pazienti dei quindici nuovi posti letto attivati nella struttura di Malo, all’interno dell’edificio De Marchi in via Barbè.

L’Ospedale di Comunità (OdC) è una struttura sanitaria intermedia dedicata ai pazienti stabilizzati da un punto di vista medico, per i quali quindi non è necessaria l’assistenza ospedaliera di una struttura per acuti, ma ancora troppo fragili per poter essere seguiti in regime di assistenza domiciliare o in Casa di Riposo: cioè persone con patologie post-acute in via di stabilizzazione, con patologie croniche in fase di riacutizzazione e patologie in fase terminale non oncologiche.

Una struttura di cui si parla da anni, di grande rilevanza per un’ampia fascia di pazienti, come ha sottolineato Alessandra Corò, direttrice del Distretto Alto Vicentino dell’Ulss7 Pedemontana, che ha detto: “Con l’attivazione del nuovo ospedale di comunità a Malo completiamo il piano delle strutture intermedie, che comprende anche i 15 posti letto già attivi dell’ospedale di comunità di Thiene e i 22 posti letto di Unità Riabilitativa Territoriale già presenti proprio al Muzan. Rafforziamo così un’offerta territoriale, gratuita per i cittadini, che consente un’adeguata presa in carico per i pazienti ancora fragili dopo un ricovero ospedaliero, o per determinate patologie anche per pazienti provenienti dal domicilio. Questo nell’ottica di un “accompagnamento delle dimissioni protette” dall’ospedale al domicilio, quando per alcuni pazienti si rende necessario un ulteriore passaggio intermedio”.

Un passo avanti che serve a garantire maggiore efficienza al sistema sanitario nel suo insieme: “Sul piano organizzativo la disponibilità di questi ulteriori posti letto migliorerà anche l’appropriatezza dei ricoveri all’ospedale di Santorso, che potrà così concentrarsi sempre di più sulla diagnosi e cura delle patologie acute”, ha evidenziato Bortolo Simoni, commissario dell’Ulss7 Pedemontana.

Il nuovo Ospedale di Comunità di Malo accoglie i pazienti in regime residenziale per una durata di 30-60 giorni.

“L’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 ha sicuramente rallentato l’inizio dell’operatività – ha spiegato Elisa Gonzo, presidente del Muzan – ma eravamo pronti da tempo a cogliere questa opportunità. Se siamo giunti a questo risultato infatti, lo dobbiamo anche a Paola Carraro, la nostra presidente prematuramente scomparsa, che nel corso del suo mandato ha fortemente voluto e sostenuto questa scelta. Da parte mia sono da sempre una convinta sostenitrice di questo progetto, che ritengo di fondamentale importanza non solo per Malo, ma per tutto il territorio dell’Alto Vicentino”.

“L’Ospedale di Comunità è la conclusione di un percorso decennale di collaborazione con l’Ulss 7 Pedemontana e il Comune di Malo, finalizzato a sostenere le persone e le famiglie nel momento della dimissione del paziente dall’ospedale – ha sottolineato Annalisa Bergozza, direttore del Muzan – Questo nuovo servizio si affianca agli altri nuclei sanitari presenti al Muzan: l’Unità Riabilitativa Territoriale (22 posti letto) e il Nucleo per Stati Vegetativi Permanenti (6 posti letto), completando così la presenza di quelle strutture intermedie oggi sempre più necessarie per rispondere ai bisogni di salute della popolazione”.

di Redazione Altovicentinonline