Taglio del nastro con il Presidente dell’Ater di Vicenza Valentino Scomazzon e il Sindaco di Malo Moreno Marsetti stamattina a Malo in via Roma al civico 8 dove l’Azienda, dopo la demolizione dell’ex scuola materna Rossato, ha ultimato l’intervento di realizzazione di un nuovo fabbricato con 18 mini alloggi destinati agli anziani. Per l’Ater si tratta di un investimento importante: il costo totale dell’intervento (comprensivo di lavori, area, urbanizzazioni, spese tecniche e generali) è di oltre 2 milioni 272 mila euro, finanziato con proventi dalle vendite e con un contributo del Comune di Malo, in corso di esecuzione dei lavori, per circa 20 mila euro.
Stamattina consegnati i primi nove alloggi.
“La consegna di queste prime unità abitative – commenta il Sindaco di Malo Moreno Marsetti – è l’ennesima testimonianza della piena sintonia d’intenti con l’Ater, per una sinergia che ha l’obiettivo di dare risposte concrete al fabbisogno abitativo a canone agevolato nel nostro Paese. In questi mesi in molti bussano alla porta del Comune per chiedere aiuto e questa è una soluzione rivolta ad anziani autosufficienti che potranno così disporre di ambienti moderni e confortevoli in una zona baricentrica, dotata di servizi e vicina al centro, per nuove preziose occasioni di socialità”.
Il progetto parte dal protocollo di intesa tra l’Ater di Vicenza e il Comune di Malo sottoscritto ad ottobre 2013 per la realizzazione del fabbricato di 18 mini alloggi Erp da destinare ad anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti e da assegnare in locazione tramite bando speciale: il Comune si è impegnato a cedere gratuitamente l’area all’Azienda vicentina e l’Ater a reperire le risorse necessarie alla realizzazione dell’intervento, comprensivo delle opere di demolizione dell’esistente scuola materna e successive sistemazioni esterne, anche sulle adiacenti aree di proprietà comunale.
L’iter per la realizzazione dell’edificio ha preso il via nel 2019, con l’approvazione del progetto definitivo ed esecutivo a febbraio e la consegna dei lavori a settembre dello stesso anno. Una volta concluso l’intervento, considerate le problematiche legate alla pandemia Covid, si è dovuto attendere anche i tempi necessari all’Enel per realizzare l’allacciamento elettrico.
Uno degli obiettivi principali del progetto è stato il risparmio energetico, grazie anche alla capacità di sfruttare correttamente le risorse naturali: l’edificio è dotato di impianto centralizzato di riscaldamento, raffrescamento e produzione acqua calda sanitaria, funzionante tramite pompe di calore, alimentate da fonti rinnovabili quali un impianto fotovoltaico in copertura e un impianto geotermico. Particolare cura è stata inoltre dedicata alla progettazione acustica di strutture ed impianti, garantendo un alto livello di isolamento acustico.