“Siamo volontari giovani, dedichiamo il nostro tempo ad organizzare e quando proviamo a coinvolgerli, nessuno si fa vivo”.
A nome di tutti i volontari di Pro Loco Piovene Rocchette, arriva la replica da parte del presidente dell’associazione Fabio Zironda a seguito dell’articolo https://www.altovicentinonline.it/medio-astico/amministrative-piovene-la-parola-ai-cittadini-e-ai-commercianti-vogliamo-un-cambiamento-con-piu-ascolto/ del 22 ottobre 2023, dove i commercianti di Piovene hanno espresso le loro opinioni su come dovrebbe essere la prossima amministrazione comunale. Tra le testimonianze diversi imprenditori hanno puntato il dito contro i pochi eventi e la mancanza di coinvolgimento tra loro e gli organizzatori. Un duro colpo per Pro Loco che, tirata in ballo, decide di rispondere con un fondo di amarezza. Il portavoce Zironda, da quattro anni e mezzo presidente e prima ancora per otto anni consigliere, vuole precisare alcuni punti ricordando che sono tutti volontari giovani, ancora lontani dalla pensione e che, gratuitamente dopo il lavoro, scendono in piazza per provare a fare qualcosa per Piovene, spinti dalla passione per la propria città.
“Sono arrabbiato e deluso da quanto ho letto. – ha dichiarato Zironda – Da quando ci sono io la porta della Pro Loco è sempre stata aperta, abbiamo collaborato e aiutato sempre tutti. Voglio esporre fatti e non opinioni. Ci tengo a precisare alcuni punti che sono stati sollevati dai commercianti del centro ma non generalizzerò, perché fortunatamente molti altri non la pensano come quelli intervistati”. Una premessa che ha il sapore di delusione ma che ha l’intento comunque di fare chiarezza cercando di trovare dei punti d’incontro. “E’ vero, manca comunicazione ma non da parte nostra. In 12 anni e mezzo di servizio per la comunità non ho visto una sola volta partecipare più di 7-10 commercianti alle riunioni indette dalla Pro Loco nonostante l’invito. A chi dice che nessuno fa mai niente, rispondo nessuno tranne la Pro Loco perché, al di là della sfilata di moda che hanno organizzato quest’anno, non hanno fatto niente”.
Un altro aspetto esposto da alcuni imprenditori riguarda la mancanza di luminarie lungo la strada provinciale e in alcune vie del paese: “Non si sono mai riusciti a mette d’accordo, non hanno mai voluto investire e sono tanti i soldi che in quattro anni la Pro Loco ha messo in campo per andare ad integrare le mancanze dei commercianti. Abbiamo pagato noi per loro, quindi leggere lamentele di questo tipo mi ha irritato particolarmente”. Sulla questione della mancanza di comunicazione e della percezione degli intervistati di non essere presi in considerazione, il presidente aggiunge: “Abbiamo un gruppo Whatsapp con 81 partecipanti tra cui esercenti, amministrazione comunale e volontari. Domenica pomeriggio, qualche ora prima dell’uscita del vostro articolo, ho mandato un messaggio chiedendo, in vista del 10 dicembre in cui inizierà il tradizionale mercatino natalizio, se qualcuno fosse interessato a partecipare con i propri negozi o attività all’evento diventando parte attiva dell’organizzazione. Mi hanno risposto in 5 e nessuno era tra quelli intervistati. Abbiamo anche tanta gente che ci vuole bene e di questo ne sono sicuro. I commercianti solitamente organizzano qualcosa, come lo scendere in piazza con le loro attività. Io mi occupo di chiudere gli spazi, mi occupo delle autorizzazioni, presto tavoli e gazebi, siamo disponibili in tutto il possibile. Ma nessuno vuole prendersi l’incarico di organizzare questa cosa quest’anno”. Un esempio che Zironda definisce ‘fatto’, a dimostrazione che Pro Loco c’è e propone ma le risposte sarebbero sempre troppo poche e poco collaborative. “E’ vero, dopo il Covid non abbiamo organizzato più incontri, ma la decisione di non farli deriva proprio dal fatto che non si presentava nessuno. Organizzare una riunione con i commercianti non è cosa da poco: portare gli inviti, girare per il paese, per poi arrivare alla sera dell’incontro e vedere che di 70 persone invitate se ne presentano solo una decina. Questo atteggiamento fa sinceramente passare la voglia”.
Per chi chiedeva di portare le bancarelle fino alla fine di Piazzale Vittoria, Pro Loco risponde: “Partendo dal presupposto che le attività sono spesso e volentieri chiuse quando facciamo le manifestazioni, non tutte ma diverse, per la questione bancarelle non siamo noi ad organizzarlo direttamente e
Laura San Brunone