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“Liberista, visionario e grande imprenditore. Ci lascia un uomo che ha scritto la storia della politica italiana”

Ci lascia un uomo che ha scritto la storia recente della politica italiana, un pioniere nel campo dei media, in particolare della televisione e della pubblicità. Nessuno può dimenticare la nascita del primo network italiano con le tre reti, la Fininvest, e la fondazione di Publitalia per la raccolta pubblicitaria. In campo politico ha saputo tessere alleanze ‘del buon governo’ sia nel Nord, sia nel Centro-Sud, lanciando un progetto politico che, già nei primi anni novanta, ha fornito un preciso referente all’elettorato di centro-destra, di chiara impronta liberista, valorizzando l’iniziativa privata”.

Lo dice il Presidente della Regione del Veneto ricordando la figura di Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia, che oggi si è spento all’età di 86 anni.

Portano il suo nome progetti politici come Forza Italia e l’idea del Popolo della Libertà, la federazione di partiti politici, alla base di alleanze che poi, a distanza di anni, si sono riunite nelle ultime elezioni politiche formando l’attuale coalizione di governo – prosegue il Governatore del Veneto -. Rimarrà indelebile nei miei ricordi l’esperienza da Ministro, nel 2008, nel quarto governo Berlusconi, assieme, tra gli altri, a Bossi, Calderoli e Maroni. Una parentesi politica importante grazie alla quale abbiamo rimesso ‘l’azienda agricola italiana’ al centro dell’agenda politico-istituzionale nazionale. Un impegno a difesa del made in Italy, la lotta contro gli OGM, le battaglie per le quote latte, i riconoscimenti Unesco. Progetti sui quali ho continuato a lavorare anche nella mia terra, che nel 2010 mi ha scelto come guida del Veneto”.

Tra Venezia e Berlusconi c’è sempre stato un legame profondo. Un’attenzione che si è riflessa in scelte e opere che lo hanno impegnato in prima persona. Dal primo via nel 2003 al piano di salvataggio di Venezia dalle acque alte con il Mose, opera accompagnata da numerose polemiche ma che negli ultimi anni ha dimostrato la sua efficacia, al passaggio in Laguna nel 2019, con l’acqua alta che aveva sommerso la città creando devastazione – prosegue il Presidente della Regione -. Berlusconi ha voluto vedere con i propri occhi i danni subiti dalla città e ha lanciato assieme alle istituzioni un appello al mondo per preservare la Serenissima. Nell’ambito delle infrastrutture ricordo, ancora, la sua partecipazione all’inaugurazione del Passante di Mestre, nel febbraio del 2009, tenendo a battesimo l’opera che è diventata il simbolo dell’entroterra veneziano e ha aperto una nuova stagione delle infrastrutture per l’Italia e soprattutto per il Nordest”.

Numerosi sono i legami che egli ha avuto con il Veneto: è stato pronto ad accorrere nelle vesti di Presidente del Consiglio, dopo la grande alluvione del 2010 nelle nostre terre martoriate dall’acqua, con energia e determinazione ha voluto calarsi fra la gente e visitare numerose frazioni allagate. Da ricordare anche l’amicizia con don Antonio Zuliani, il sacerdote della Piccola Comunità di Conegliano, il centro di recupero per tossicodipendenti – conclude il Presidente -. Sempre vicino ai problemi reali del Paese, Berlusconi ha sempre cercato di interpretare al massimo le necessità del popolo. Oggi ci lascia un uomo che anche per le sue caratteristiche umane difficilmente si potrà scordare. Da parte mia e del Veneto, le più sentite condoglianze personali e istituzionali ai familiari”.