lettere dei lettori

Riceviamo e pubblichiamo.  Il  2024 si è caratterizzato da insicurezza. Sembra essere la questione dominante del nostro tempo. Lo percepiamo nella vita di tutti i giorni, nei rapporti interpersonali, nei rapporti sociali, nelle crisi legate al mondo del lavoro, alla trasformazione del sistema economico.

Probabilmente tutto ciò sta in un qualche rapporto con la crescente insicurezza che viene dal crescente disordine mondiale, dalla guerra che entra nelle nostre case attraverso i media. La nostra insicurezza diventa così massima, la terra della “pace realizzata” (la UE) diventa d’improvviso il ventre molle su cui si scaricano guerre e immigrazioni dal sud del Mondo (disordine africano). Gli Europei si scoprono d’improvviso deboli perché la minaccia putiniana è forte e l’antica protezione americana non è più sicura. Auspico di andare verso una maggiore unità, condizione della forza: un governo (federale) europeo capace di agire, anche con una propria difesa e una propria politica estera, e di trattare direttamente con una diversa Russia i termini di un sistema di sicurezza europea (difficilmente  si può trattare con Putin, su cui pende un mandato di arresto del Tribunale Penale Internazionale per “crimini di guerra in Ucraina”) . Il senso di “colpa” di alcuni che preferirebbero la protezione americana (che ci ha consentito elevati livelli di welfare) alla dipendenza da Mosca.  E che da questo senso di colpa ci si possa liberare pensando che basti non volere nemici per non averne. Occorre resistere sempre, assieme, per difendere l’unità europea che abbiamo già creato. Perché è quest’unità che ci ha dato la pace da ottant’anni.Perché è l’unità politica che “disarma” gli Stati,  rendendo la guerra “non solo impensabile, ma anche impossibile” diceva Schuman,
La risposta di noi Europei non può che stare in una maggiore unità europea, una politica estera e di difesa europea comune, per mostrare al Mondo che l’Unione Europea intende continuare a sviluppare il proprio modello attraverso  il diritto sovranazionale, il modello che unendo il Mondo, proibisce la guerra.  Auspico nel 2025 una maggior consapevolezza del nostro ruolo in Europa, così non vincerà l’insicurezza.
Buon anno a tutti.
Luciano Fabris
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