È stata inaugurata alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitaria Manuela Lanzarin insieme alla Direzione dell’ULSS 7 Pedemontana e ai rappresentanti dei Comuni dell’Altopiano, la Cardiologia Riabilitativa dell’ospedale di Asiago.
Il servizio ha preso il via ufficialmente dal mese di maggio, inizialmente con 4 posti letto destinati a raddoppiare già dal mese di settembre, e la possibilità di crescere ulteriormente fino ad arrivare gradualmente a 10 posti letto.
«Oggi celebriamo un altro importante traguardo raggiunto per l’ospedale di Asiago – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza – che è il risultato di un lavoro organizzativo di rilievo, reso possibile anche grazie alla stretta collaborazione tra gli ospedali di Asiago, Bassano e Santorso, per garantire la disponibilità delle necessarie risorse di personale. La Cardiologia Riabilitativa era stata attivata nel novembre del 2008 ad Asiago secondo un progetto dell’allora Direttore della Medicina, il dott. Enzo Apolloni, e l’attività di ricovero era stata sospesa nel 2020; oggi riattiviamo questo servizio e lo facciamo su solide basi, grazie alle dotazioni garantite dal nuovo ospedale e alla presenza di un’equipe multidisciplinare competente e molto motivata. La Cardiologia Riabilitativa garantirà la possibilità di una riabilitazione vicino a casa per i pazienti cardiologici residenti in primis nella nostra Ulss, senza più la necessità per loro di spostarsi in strutture lontane e quindi difficili da raggiungere anche per i familiari in visita, ma allo stesso tempo questo nuovo reparto contribuirà a rendere più attrattivo l’ospedale di Asiago anche rispetto a pazienti provenienti da altre Aziende e altre province, come dimostrano i ricoverati in queste prime settimane».
Il servizio è rivolto ai pazienti che hanno subito un evento cardiologico acuto oppure un intervento di Cardiochirurgia, quindi trasferiti dai centri hub o dalle cardiologie aziendali.
Per tutti, la presa in carico è sempre multidisciplinare, con il coinvolgimento di cardiologici, fisiatri e fisioterapisti, psicologi, dietisti e specialisti della Medicina, che insieme definiscono e attuano per ciascun paziente un percorso riabilitativo personalizzato.
«In genere il ricovero avviene direttamente tramite trasferimento dai reparti di Cardiochirurgia o Cardiologia – spiega il dott. Gianluca Toffanin, responsabile della Cardiologia Riabilitativa di Asiago – e subito il paziente viene valutato da tutte le figure sanitarie del team, con indagini cliniche e strumentali. Sulla base delle informazioni raccolte viene stilato un profilo di rischio cardiovascolare e viene definito il progetto riabilitativo, che è sempre personalizzato. L’obiettivo infatti è sempre portare il paziente a recuperare al massimo livello possibile le sue funzioni, non solo cardiovascolari ma complessive, e questo comporta una serie di azioni e attenzioni a 360 gradi, per questo motivo la presa in carico è sempre multidisciplinare. Accanto alle competenze proprie del cardiologo e agli esercizi di riabilitazione in senso stretto, infatti, fondamentale è anche la prevenzione secondaria e in questo senso dedichiamo una particolare attenzione anche al sostegno psicologico e all’educazione alla salute, con momenti di vera e propria formazione dei pazienti e altri di confronto in gruppo. Perché la riabilitazione cardiologica è qualcosa che va oltre il periodo di ricovero, in realtà dura tutta la vita».
Durante il periodo di degenza, il programma prevede ogni giorno al mattino una valutazione medica, una prima sessione di attività fisica con i fisioterapisti e un incontro informativo di gruppo, quindi nel pomeriggio una seconda sessione di attività in palestra, accertamenti clinici e il colloquio con lo psicologo. La degenza dura generalmente due settimane, con la possibilità di arrivare a tre settimane in caso di necessità.
Al momento della dimissione tutti i pazienti ricevono una relazione sanitaria contenente i dati del ricovero, i risultati degli accertamenti più significativi e il programma dei controlli clinici da effettuare, oltre a tutte le indicazioni per la modifica degli stili di vita (dieta personalizzata, programma di attività fisica a lungo termine, consigli sulla gestione dello stress e dell’ansia).
La donazione del Comitato Pance dell’Altopiano
Sempre nella mattinata di oggi, cogliendo l’occasione dell’inaugurazione della Cardiologia Riabilitativa, la Direzione dell’ULSS 7 Pedemontana ha voluto organizzare anche una piccola cerimonia per la consegna all’Azienda di una donazione (valore 500 euro) da parte del Comitato Pance dell’Altopiano.
«Si tratta di una donazione che abbiamo ricevuto dall’associazione Ghel Jaeger di Gallio – spiega Ivana Baù, portavoce del Comitato – che naturalmente ringraziamo per il supporto. Abbiamo pensato di devolvere l’intera somma all’Ostetricia e Pediatria dell’ospedale di Asiago, che sono due reparti essenziali e sui quali vogliamo mantenere alta l’attenzione. Anzi auspichiamo che si possa tornare alla riapertura completa della Pediatria, anche con i posti letto di degenza. Nel frattempo vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare anche il personale del Pronto Soccorso che in caso di necessità ci sta garantendo una prima assistenza H24».
Il ricordo della visita al Papa
Sempre nel corso della mattinata sono stati tolti i veli ad una grande fotografia collocata nella hall principale dell’ospedale di Asiago, scattata in occasione della recente visita a San Pietro in udienza da Papa Francesco di una delegazione composta da circa quaranta operatori dell’ospedale di Asiago, accompagnati dal cappellano della struttura don Federico.