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In Veneto parte la campagna di vaccinazione anti-Covid e anti-influenzale, il ruolo delle farmacie

Healthcare cure concept with a hand in blue medical gloves holding Coronavirus, Covid 19 virus, vaccine vial

Con la somministrazione dei vaccini anti-influenzale e anti-Covid-19 le farmacie hanno assunto un ruolo fondamentale, mai avuto prima, e sono diventate, a tutti gli effetti, un presidio che collabora con la rete della prevenzione; questo ha valorizzato sia l’attività delle farmacie sia i farmacisti coinvolti. Le farmacie hanno dato una buona e costante risposta nelle campagne di vaccinazione, ma con differenze di adesione tra regione e regione, dovute principalmente alle dimensioni e alla dislocazione territoriale delle farmacie stesse. Risulta quindi fondamentale che questi presidi lavorino in stretta sinergia con i servizi vaccinali e la medicina del territorio, con l’obiettivo di garantire un’offerta equa e accessibile per il cittadino.

Per questa ragione Motore Sanità, con il contributo non condizionante di Pfizer, organizza una road map per valorizzare le farmacie nel percorso di prevenzione vaccinale antinfluenzale e anti-Covid-19 e come sempre più efficace presidio sanitario sul territorio, anche in vista dei possibili nuovi scenari che potrebbero vedere l’apertura della somministrazione di altre vaccinazioni in farmacia.

L’obiettivo è di sensibilizzare i farmacisti coinvolgendo quante più farmacie possibili al fine di migliorare notevolmente la copertura vaccinale anti-Covid-19 e la copertura vaccinale antinfluenzale, indispensabile per la protezione e l’immunizzazione della popolazione a rischio; coinvolgere le istituzioni territoriali e condividere il percorso con tutti gli attori del sistema per una migliore presa di coscienza di un nuovo modello professionale dei farmacisti.

Stretta collaborazione con farmacie, medicina generale, pediatria, ospedali, strutture residenziali, servizi vaccinali

La Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare, Veterinaria della Regione del Veneto, ha snocciolato numeri con un dato che fa riflettere: quasi un soggetto over 65 su due non aderisce alle campagne vaccinali stagionali. L’andamento della copertura vaccinale per l’influenza, soprattutto nell’ultima stagione si è fermata al 52,5%; il contributo delle farmacie rispetto al numero di somministrazioni eseguite l’anno scorso, si è consolidato ulteriormente rispetto alle stagioni precedenti, raggiungendo il 4,5% delle somministrazioni totali in Regione. Per quanto riguarda l’andamento della copertura vaccinale per Covid, si è assestata al 12,5% negli over 65: il contributo delle farmacie è stato qui più rilevante eseguendo il 13% delle somministrazioni totali.

«Il quadro mostra che abbiamo un’offerta vaccinale complessa e la necessità di governarla. L’obiettivo della rete vaccinale è che tutti gli attori collaborino per raggiungere quella quota di persone che storicamente non hanno aderito all’offerta vaccinale stagionale» riferisce Francesca Russo, Direttore Prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria, Regione del Veneto.

In Veneto, dove si contano circa 1500 farmacie – che, come ha ricordato Tiziano Martello, Direttore Medico della Direzione Medica dell’Azienda Ospedale dell’Università di Padova, hanno avuto sempre un ruolo strategico – gli accordi tra farmacie dei servizi e la Regione stanno dando importanti risultati, come ha spiegato Marco Zecchinato, Segretario V commissione Sanità Regione del Veneto, che promette «Continueremo ad investire».

Secondo Patrizia Benini, Direttore Generale ULSS 9 Scaligera, Regione del Veneto, valorizzare i professionisti, integrarli in una rete e dare un servizio sempre più capillare e omogeneo all’utenza è la parola d’ordine. «Siamo in una situazione di contingenza economica e di carenza di professionisti sanitari, soprattutto nelle strutture pubbliche, in cui è importante fare rete tra le istituzioni e valorizzare i professionisti facendoli sentire parte di un sistema che può fare ancora molto».

«È arrivato il momento di prendere seriamente in considerazione una buona collaborazione tra il pubblico e il privato, inteso come privato convenzionato e privato accreditato” così Giovanna Scroccaro, Direzione Farmaceutico Protesica e Dispositivi Medici Regione del Veneto. “Le farmacie, a maggior ragione, sarebbero utili per poter fare al loro interno tutta una serie di attività, che diventa sempre più difficile fare all’interno delle strutture sanitarie pubbliche, anche per la carenza di personale. Per fare questo servono preparazione, formazione, il servizio offerto deve essere sostenibile ed è importante la capillarità».

Per quanto riguarda la vaccinazione anti-Covid, il tema è più complesso, secondo il dottor Cinquetti: «E’ importante continuare a studiare l’efficacia della vaccinazione e la stagionalità della circolazione per adeguare le strategie di offerta alle evidenze scientifiche che via via si accumulano. La vaccinazione anti-Covid e anti-influenzale restano fondamentali per tutelare la salute dei più fragili e delle persone anziane».