Anche i sindaci dell’Alto Vicentino scendono in campo insieme all’ULSS 7 Pedemontana per promuovere la vaccinazione antinfluenzale: lo hanno fatto oggi, con un incontro pubblico in Municipio a Schio insieme alla Direzione dell’Azienda socio-sanitaria. E al termine della conferenza i sindaci che ancora non si erano vaccinati hanno voluto dare il buon esempio, sottoponendosi alla vaccinazione.
«Ringrazio tutti i sindaci per la sensibilità e attenzione che ancora una volta hanno dimostrato nei confronti della nostra sanità – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza -. Quando abbiamo pensato di coinvolgerli per promuovere l’importanza della vaccinazione antinfluenzale abbiamo subito riscontrato una grande disponibilità. Insieme a loro vogliamo far passare il messaggio che vaccinarsi per l’influenza è anche un dovere civico, quest’anno più che mai considerando la difficile sfida che stanno affrontando le strutture sanitarie per gestire in contemporanea l’incremento dei ricoveri di pazienti Covid, la campagna di vaccinazione antinfluenzale, i tamponi e naturalmente tutte le attività ordinarie. In questo contesto è importante cercare di limitare gli aggravi di lavoro tipici della stagione invernale, legati all’influenza, ai quali si potrebbe facilmente ovviare con il vaccino».
Ogni anno, infatti, in Italia sono oltre 5 milioni gli italiani colpiti dall’influenza, quasi 400 mila solo in Veneto, con casi non rari di complicazioni che nei soggetti più fragili spesso portano al ricovero in ospedale.
L’ULSS 7 Pedemontana ricorda che la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata e offerta gratuitamente a tutti i cittadini di età uguale o superiore ai 60 anni, oltre ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni (anche senza particolari patologie) e gli adulti di qualsiasi età e bambini affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio e renale, malattie del sangue, diabete, malassorbimento intestinale, malattie o terapie che comportino una carente o alterata immunità, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, tumori, nonché persone a cui è stata tolta la milza, oltre alle donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.
La vaccinazione è inoltre gratuita e fortemente raccomandata per tutti gli operatori sanitarie, inclusi quelli che operano presso le RSA, e per gli addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo, come i membri delle forze dell’ordine e i vigili del fuoco.
Infine, è fortemente raccomanda anche per gli operatori che lavorano a contatto con gli animali, in quanto potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.
Quest’anno sono quattro le tipologie di vaccino disponibili, che vengono utilizzate in base alla tipologia di utente, ed è prevista anche una limitata quantità di vaccino quadrivalente realizzato tramite colture cellulari, dunque prodotto senza l’uovo, così da poter essere utilizzato in sicurezza anche in chi è allergico alle uova.
