Fine anno da incubo a causa del covid nella Ulss 7 Pedemontana, che nei mesi di novembre e dicembre ha contato oltre i tre quarti dei casi dell’intero anno.
L’Ulss 7 Pedemontana chiude il 2020 con un totale di 19.457 contagi da covid-19 da marzo a dicembre, con 15.101 casi registrati solo nei mesi di novembre e dicembre.
7.338 e 7.763 i positivi al covid negli ultimi due mesi dell’anno, un numero altissimo che conferma l’incremento di contagi in Veneto e che, se paragonato agli 822 casi di aprile, dimostra quanto il virus si sia propagato nei due distretti dell’azienda sanitaria, tra l’Alto Vicentino, l’Altopiano e l’area di Bassano del Grappa.
Numeri imponenti, che si accompagnano ai 212 decessi nella seconda ondata: 6 a ottobre, 49 a novembre e 106 a dicembre nell’ospedale di Santorso, 11 in quello di Asiago e 40 nel resto della Ulss7.
Nel 2020 sono 350 le persone morte per coronavirus nel territorio, 251 delle quali decedute nell’ospedale covid hub di Santorso.
E se i numeri della prima ondata, culminati con 135 decessi tra marzo e giugno, erano sembrati devastanti, i 72 decessi di novembre e i 134 di dicembre sono la testimonianza di un virus che sembra essere andato fuori controllo e che forse solo il vaccino, accompagnato alle temperature miti previste dalla primavera, sarà in grado di frenare.
Aumentato in modo esponenziale anche il numero di test rapidi, che se durante la prima ondata erano agli esordi e non rientrano quindi nelle percentuali, nella seconda ondata sono utilizzati più dei molecolari, con 68.819 test rapidi a dicembre e 59.243 a novembre contro una media di 28.000 testi molecolari al mese tra ottobre e dicembre.