Sempre insieme a Mia. L’avevano promesso e l’hanno fatto, a Maragnole di Breganze gli ‘Angeli di Mia’, la bimba di 3 anni dagli occhi belli, consegnano ai suoi genitori 2500 euro, frutto della serata per la lotta alla sindrome di Rett: “Una parte la daremo alla ricerca”.
Un esercito giallo è salito sul palco a far fronte comune contro la sindrome di Rett assieme alla mamma ed al papà di Mia, Elena e Wladi, durante l’ultima serata della festa della birra, organizzata dal Gruppo Giovani di Maragnole.
L’iniziativa partita da Federico Dalla Pria ha coinvolto tutto il Gruppo Giovani di Maragnole, di cui ne è presidente,ma rappresenta un punto di partenza: “Questa sarà la prima di tante, perché Elena e Wladi non saranno mai soli – spiega con orgoglio Dalla Pria prima di salire sul palco – Mia potrà sempre contare sull’appoggio del nostro gruppo”.
Riprova ne è la scritta stampata sulle magliette dei Giovani di Maragnole, ‘Angeli di Mia’ per l’appunto, che si sono messi in gioco organizzando a luglio una serata per Mia, per raccogliere dei fondi ma anche per portare a conoscenza della sindrome di Rett, grave patologia neurologica causata da una mutazione genetica che compromette lo sviluppo neuronale, per la quale non esiste ancora una cura, sebbene la sua identificazione sia stata fatta più di 20 anni fa dal medico austriaco Andreas Rett.
Serata alla quale ha risposto una moltitudine di persone, come ha ricordato Arianna Cattelan del direttivo dei Giovani di Maragnole: “Persone smosse nel cuore dalla storia di Mia e dei suoi genitori, divenuti due guerrieri da quando nell’agosto dello scorso alla loro piccola di casa fu diagnosticata la sindrome di Rett- continua Arianna – E’ doveroso ringraziare tutti. La grossa partecipazione ci sprona a fare sempre meglio”.
“Ogni giorno lottiamo per i diritti di Mia. Vedere così tante persone vicine alla nostra storia è bello, ci aiuta e le ringraziamo con tutto il nostro cuore – commentano Elena e Wladi – Parte dei soldi raccolti dagli ‘Angeli di Mia’ andranno per la ricerca, affinché si possa trovare una cura per Mia e le tante bimbe dagli occhi belli”.
Paola Viero