“Nel 2023 hanno dato le dimissioni ben 807 medici, che sono state volontarie nel 67% dei casi e che vanno ad aggiungersi alle 1.582 registrate tra il 2019 e il 2022. Nello stesso periodo le dimissioni di infermieri hanno superato quota 2.600 infermieri, secondo i dati ottenuti attraverso specifici accessi agli atti, dunque di fonte regionale e indiscutibili. I dolorosi fatti di cronaca risollevano la questione dei gettonisti e delle esternalizzazioni, sistema con il quale chi governa il Veneto ha voluto mettere una toppa all’emorragia di personale. E che, malgrado i richiami e gli ammonimenti sui rischi, prosegue e si allarga. A partire dai servizi strategici e fondamentali come quelli svolti dai Pronto Soccorso, fino a toccare la prima accoglienza con la diagnosi della persona”.
L’analisi è della consigliera regionale del Pd, Anna Maria Bigon.
“Da tempo diciamo che questo meccanismo fa abbassare la qualità, a danno dei cittadini. Perché questi esternalizzati non hanno alcun obbligo di turnazione e di rispetto delle minime regole contrattuali di base per riposi, ferie e permessi. Non solo: percependo anche 1.000 euro a turno, l’introduzione di queste figure ha creato una disparità profonda con gli stipendi medi del personale regolarmente assunto. Un fattore che rappresenta una delle cause che ha portato all’aumento delle dimissioni. Serve riorganizzare profondamente il sistema”.
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