Ci sono anche “Vicentini 1966”  di Breganze, Panetteria Gasparini di Piovene Rocchette, “Panetteria Zenere” di  Caldogno,  “Fermento” di Schio e “Ma. Giò” di Thiene, Panificio Rizzato a Zugliano, tra le insegne premiate dal Gambero Rosso. (alla fine dell’articolo tutti i riconoscimenti della provincia di Vicenza)

La sesta edizione della Guida tra le più autorevoli del food  è un elogio agli artigiani, capaci di far fronte a un mercato in continua evoluzione e artefici di prodotti da forno sempre più autentici. Il Veneto vanta una lunga e ricca tradizione di panificazione, influenzata da diverse culture e contesti storici: 47 gli indirizzi imperdibili, tra cui 6 grandi eccellenze premiate con i Tre Pani.

Circa il 10% dei panifici censiti nella nuova Guida Pane e Panettieri d’Italia 2025 coltiva direttamente i propri grani: un forte segnale che testimonia la crescente attenzione verso la filiera corta e la valorizzazione delle produzioni locali. Perché un pane che nasce dal seme che germoglia nella stessa terra in cui viene lavorato non può che raccontare un’identità precisa, un vero e proprio “terroir”, come direbbe il maestro Davide Longoni. Un ritorno alle tradizioni e alle tecniche di lavorazione che si tramandano di generazione in generazione e che non cedono alla schiavitù della mollica alveolata.

Perché gli alveoli possono essere, sì, indicativi della qualità della lievitazione, ma non sempre, a maggior ragione se le farine utilizzate sono a basso contenuto proteico, come la segale. Per riconoscere il buon pane bisogna annusarlo: deve sapere prima di tutto di grano”, scrive nella prefazione Annalisa Zordan, curatrice della Guida, ponendo l’accento sull’importanza dell’olfatto e del gusto nella valutazione di un buon prodotto. Un pane fragrante, dal profumo intenso di grano, è già di per sé un ottimo indizio. E se gli alveoli, spesso osannati come simbolo di lievitazione perfetta, non sempre sono un indice affidabile, soprattutto con farine povere di glutine come la segale, il Gambero Rosso invita a riscoprire il valore del gusto come segnale di buona qualità.

Si unisce a questa visione anche il pensiero di Piero Gabrieli di Petra Molino Quaglia, main partner della Guida, che fa una profonda riflessione sul futuro della panificazione italiana che ha bisogno di “recuperare le conoscenze e le competenze tradizionali, coniugandole con l’innovazione e la sperimentazione. Solo così sarà possibile preservare la ricca varietà dei pani italiani”.

Tutte le insegne della provincia di Vicenza:

  • Il Chicco di Grano ad Arzignano
  • Bottega del Pane Beltrame a Bassano del Grappa
  • Forno Artigiano Moretti a Bassano del Grappa
  • Vicentini 1966 a Breganze
  • Panetteria Zenere a Caldogno
  • Il Forno di Via Roma Stefano Anti a Lonigo
  • Panetteria Gasparini a Piovene Rocchette
  • Fermento a Schio
  • Panificio Righetto a Sovizzo
  • Ma. Giò a Thiene
  • Pan Ti Voglio a Vicenza
  • Panificio Rizzato a Zugliano
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