Era il paradiso per i cani da caccia ma dovrà chiudere i battenti perché il campo di addestramento a Marcesina è abusivo. Manca l’autorizzazione della Regione che il Comune di Enego non avrebbe mai chiesto e, gioco forza, è stata revocata la concessione al ‘Gruppo Amatori Cani da Ferma’ che adesso dovrà riconsegnare i terreni ripristinandone l’originaria destinazione agro-silvo-pastorale.
Vincono quindi le ragioni della comunità sull’uso di quei terreni. In particolare modo quelle dei ‘cives’ che sollecitavano il Comune di Enego a verificare la correttezza della concessione, frutto di un bando che non avrebbe mai potuto essere partorito in mancanza di un ok particolare della Regione. Un nullaosta che negli archivi comunali non si trova, a distanza di 5 anni dalla concessione, e che a metà gennaio impone all’amministrazione comunale di interpellare gli uffici a Venezia chiedendo se loro ne hanno una copia. Non si è fatta aspettare la risposta da parte della direzione enti locali della Regione che, lo scorso 20 gennaio, scrive: “ad oggi, non risulta che il Comune di Enego abbia inoltrato a questa direzione alcuna istanza di autorizzazione al mutamento di destinazione dei terreni di uso civico di cui trattasi o che sia stata rilasciata, in passato, un’autorizzazione regionale per la realizzazione di campi di addestramento cani in località Marcesina”. Ma non è finita qua perché, una volta appreso che sui quei terreni è stata avviata un’occupazione abusiva, la Regione ora chiede che tutto torni come era prima. Lo impone al Comune di Enego che rimbalza il tutto al ‘Gruppo Amatori Cani da Ferma’ con una delibera di giunta del 25 gennaio scorso.
Gli amanti della caccia, e i loro cani, non potranno più quindi salire nella piana di Marcesina per addestrali. Stop alle gare di ferma che attiravano numerosi appassionati. Dopo 5 anni tutto va smantellato e la concessione rilasciata nel 2020 al ‘Gruppo Amatori Cani da Ferma’ di Enego viene annullata perché viola la legge. Alla società cinofila, ora, il compito di adoperarsi ‘immediatamente per il ripristino della originaria destinazione agro-silvo-pastorale dei suddetti terreni a favore dell’intera collettività dei cittadini aventi diritto di uso civico intendendosi- come si legge nella delibera di giunta-intendendosi pertanto revocata ad ogni fine e con effetto immediato l’autorizzazione all’uso del terreno”.
di Redazione AltovicentinOnline