Vaia non sarà mai dimenticata. E’ per tenere nella memoria la devastazione di quei giorni di fine ottobre del 2018, quando una temesta di vento rase al suono i boschi dell’Altopiano, che nella piana di Marcesina a Enego sorgerà un percorso didattico accessibile a tutti, disabili compresi.
22.500 euro raccolti grazie al progetto ‘Adotta un albero’, che sono stati consegnati a Coldiretti Vicenza da un raggiante sindaco di Enego Ivo Boscardin.
“Siamo grati a Coldiretti, che nella nostra comunità è molto e ben rappresentata – ha spiegato Boscardin –Nella scelta condivisa di realizzare un percorso didattico a Marcesina, accessibile anche alle persone con disabilità, non solo attraverso l’installazione di cartelli esplicativi, ma anche con la realizzazione di almeno tre punti come ‘bosco educativo’. La nuova piantumazione prevederà la presenza di 10/20 varietà di piante e verrà realizzata con il coinvolgimento di Veneto Agricoltura”.
Gli ha fatto eco Emanuele Munari, presidente dell’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni: “Sono lieto che siamo arrivati a conclusione di questa pregevole iniziativa. Ed il fatto che Enego sia stato il territorio che ha ricevuto i fondi credo sia doveroso, perché ha patito più di altre zone gli effetti di Vaia. A Coldiretti va il merito di aver saputo fare squadra, con partner autorevoli, e sono certo che questi fondi verranno impiegati al meglio. Il progetto ‘Adotta un albero’ consolida l’ottimo rapporto che noi sindaci della montagna abbiamo con Coldiretti, da sempre punto di riferimento fondamentale”.
Occorre non fermarsi, ha detto con forza l’assessore regionale del Veneto, Elena Donazzan: “Coldiretti ci ha insegnato a rispettare la natura con i suoi tempi. E l’uomo deve farsi parte attiva affinché il bosco venga ripristinato e costantemente manutenuto. Il coinvolgimento dei giovani studenti è stato
“L’abbiamo detto fin da subito che Vaia non si doveva dimenticare. E lo ribadiamo ora, a chiusura del progetto – ha sottolineato Martino Cerantola, presidente di Coldiretti Vicenza – Fin dalle prime ore dopo il disastro ci siamo attivati, per primi, facendo rete con la Regione del Veneto, i sindaci dell’Altopiano, gli Alpini e tutti gli altri soggetti interessati. Abbiamo coinvolto il mondo della scuola, ritenendo fondamentale sensibilizzare studenti e famiglie rispetto a temi importanti quali la salvaguardia dell’ambiente ed i cambiamenti climatici in atto, che devono indurre ciascuno di noi ad una presa di coscienza ed a modificare gli stili di vita per rendere il nostro territorio ancora vivo e vivibile”.
Importanti gli attori che hanno collaborato all’iniziativa: Ivo Boscardin, sindaco di Enego; Dino Panozzo, presidente Gal Montagna Vicentina; Emanuele Munari, presidente Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni; Luciano Cherobin, presidente Ana Sezione di Vicenza; Giustino Mezzalira di Veneto Agricoltura e, per l’Istituto Comprensivo Statale B. Bizio di Longare, il dirigente scolastico, prof. Claudio Orazi ed il presidente rappresentante dei genitori degli alunni, Nicola De Beni.
Il progetto intrapreso va nella direzione degli obiettivi previsti dal Gal Montagna Vicentina. “Non posso che dirmi soddisfatto di questa iniziativa – ha aggiunto il presidente del Gal Montagna Vicentina, Dino Panozzo – in quanto la creazione di un percorso naturalistico, in grado di far riflettere chi lo visita e valorizzare al contempo le nostre montagne, rientra a pieno titolo tra gli obiettivi che ci proponiamo di realizzare nel territorio. Un percorso che non sarà, però, la fine, ma una strada tracciata che le istituzioni dovranno seguire per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio montano”.
La selezione delle essenze arboree è frutto del lavoro di Veneto Agricoltura, che richiama i cittadini ad osservare i cambiamenti climatici in atto e le istituzioni a farsi parte attiva per continuare ad agire per il mantenimento dei boschi. “Dopo Vaia abbiamo visto in tutto il Veneto moltissime iniziative di solidarietà, per la ricostruzione materiale dei beni danneggiati. Le iniziative rivolte alla ricostruzione del bosco, però, sono state meno – sottolinea Giustino Mezzalira di Veneto Agricoltura – quindi va un particolare ringraziamento e merito a Coldiretti, che ha posto l’attenzione su un tema che, spenti i riflettori di Vaia, rischia di cadere nell’oblio. Questo sentiero contribuirà efficacemente a far riflettere i cittadini sull’importanza di manutenere il nostro bosco. Infatti, ci aiuterà a capire come non possiamo lasciar fare solo alla natura. Oggi stiamo facendo nascere i boschi di domani, consapevoli che fra cento anni le condizioni climatiche saranno profondamente diverse da quelle odierne. L’uomo deve continuare a prendersi cura del bosco, deve saperlo fare alla luce di un domani più caldo”.
Un ringraziamento particolare per l’attività svolta è stato espresso anche dal consigliere della Banca San Giorgio Quinto Valle Agno credito cooperativo, Silvio Cerin.
di Redazione Altovicentinonline