«Siamo profondamente grati alla Regione Veneto perché finalmente, dopo mesi di allarmi, di campagne emergenziali e di richieste di misure straordinarie è finalmente riuscita a quantificare il numero di lupi presenti sul proprio territorio. Ebbene, grazie a questo gesto di grande trasparenza, siamo davvero compiaciuti nell’apprendere che una regione estesa su oltre 38mila chilometri quadrati è tenuta sotto scacco da ben 14, massimo 16 lupi. Una vera presenza che, per chi ha smarrito ogni senso della misura, sarebbe addirittura esplosiva», così l’Ente Nazionale Protezione Animali all’indomani della notizia circa il ricorso della Regione a un piano che in deroga alla normativa nazionale prevede la possibilità di imprigionare, sterilizzare e allontanare i 14, massimo 16 lupi dal loro territorio.
Il piano “straordinario” tanto caro all’Assessore Pan non è soltanto illegittimo, perché prevede la possibilità di derogare a norme nazionali – quelle sulla particolare tutela del lupo con norme regionali sotto-ordinate, ma denota anche il populismo, se non la malafede politica, dei suoi sostenitori. Del resto questo trova conferma nella recente mozione per l’uscita della Regione Vento dal progetto Life Wolfalps, che con fondi europei avrebbe aiutato gli allevatori nelle misure di prevenzioni dei danni. Quei danni catastrofici che solo 14, massimo 16, esemplari di lupo sono in grado di produrre.
Secondo l’Enpa, dietro questa strategia vi è una evidente manovra politica: creare una situazione di allarme sociale e soffiare sul fuoco dell’emergenza per conquistare i voti di quegli allevatori che anche a costo zero si ostinano a non recintare i loro pascoli, e dei cittadini poco informati che hanno trovato nei lupi il catalizzatore delle loro fobie e che ignorano, così come lo ignora il piano della Regione, il comportamento etologico dei lupi, la loro struttura sociale e le loro abitudini. I lupi infatti sono animali molto elusivi; quando cacciano si focalizzano su una loro preda e non compiono mai stragi di altri animali.
Se la Regione dovesse insistere su questo piano illegittimo e antiscientifico, l’Enpa, oltre a impugnarlo, mobiliterà i cittadini a difesa del più grande predatore italiano e del suo diritto, sancito anche da direttive comunitarie, di vivere in libertà, e non in cattività all’interno di recinti. dichiara già pronta ad impugnare questo orribile piano, checalpesta direttive europee e leggi italiane. Il Veneto si conferma regione maglia nera sulla tutela degli animali mentre il Governo e il Ministro dell’Ambiente ancora non si pronunciano sul Piano Lupo nazionale, dopo che il suo tentativo di introdurre abbattimenti è andato fallito: una situazione di anarchia totale dove a rimetterci sono gli animali. Così recita una nota della Protezione animali.