Alessandro Fui è morto in servizio 32 anni fa ma nessuno a Dueville si è dimenticato di lui. Tantomeno i membri di Anps (Associazione Nazionale Polizia di Stato), che questa mattina nel ricordarlo conuna celebrazione solenne, hanno chiesto al sindaco Giusy Armiletti di dedicare una via al collega.
La tragedia avvenne il 13 febbraio 1986. Come riportano gli archivi della Polizia di Stato, “La sera precedente, intorno alle 19 cinque rapinatori si erano introdotti in una fabbrica orafa di Sandrigo prendendo in ostaggio il custode ed i suoi familiari. Attesero il proprietario per tutta la notte poi, quando questi arrivò intorno alle 7 del mattino dopo, presero in ostaggio anche lui, costringendolo ad aprire i forzieri. I rapinatori in circa un’ora riuscirono a razziare oro per oltre due miliardi, ma mentre stavano per caricarlo sulle due auto, una Opel ed una BMW, giunse il fratello del proprietario che riuscì a telefonare al 113. La prima Volante arrivò quando i rapinatori stavano
Questa mattina Alessandro Fui è stato ricordato con una cerimonia, a cui hanno partecipato le autorità locali civili, militari e religiose e l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato sezione di Vicenza ha promosso l’iniziativa.
Durante la cerimonia è stata deposta una corona d’alloro sulla lapide posta in ricordo dell’Agente scelto. Erano presenti il Sindaco di Dueville, il Prefetto, il Questore di Vicenza i Comandanti dei Carabinieri provinciale e della tenenza di Dueville. Presenti alcuni agenti in servizio delle volanti e molti agenti in pensione.
“Come Anps – ha proseguito Cosentino – abbiamo chiesto al Sindaco Giusy Armiletti di intitolare ad Alessandro Fui una strada del paese nelle vicinanze dove avvenne il tragico fatto: per ricordare, per far si che le future generazioni sappiano cosa avvenne nel 1986 a Passo di Riva”.