“Nessuna tolleranza con chi spaccia e avvelena i nostri ragazzi”. Sono le dure parole di Maria Cristina Caretta, deputato di Fratelli d’Italia, che all’indomani dell’appello lanciato dal comandante della Polizia Locale Alto Vicentino Giovanni Scarpellini, ne condivide la posizione ed esorta a sua volta a riflettere sul ruolo della famiglie.
I ‘numeri della droga’ sono sotto analisi da parte delle istituzioni, anche grazie al prefetto di Venezia che ha denunciato un drammatico ritorno al consumo come negli anni ’80.
“La situazione è grave – aveva spiegato Scarpellini in una recente intervista ad Altovicentinonline – Non solo per le tragedie, ma anche per l’effetto debilitante che colpisce gli assuntori di sostanza stupefacente. Gran parte degli A.S.O. (Accertamenti Sanitari Obbligatori) e dei T.S.O. (Trattamenti Sanitari Obbligatori) vengono infatti eseguiti nei confronti di persone che hanno subito effetti, spesso irreversibili, al sistema nervoso centrale a causa degli stupefacenti. Inoltre l’assuntore di sostanze stupefacenti ha come scopo prioritario la ricerca dello stupefacente stesso. Poco importa se non riesce a produrre o ad accudire la famiglia. La necessità di
Una denuncia che ha trovato pieno appoggio in Maria Cristina Caretta, che ha dichiarato: “L’allarme lanciato dal capo della Polizia Pocale dell’Alto Vicentino, Giovanni Scarpellini, evidenzia la gravità della situazione legata al consumo e allo spaccio di droghe nell’Alto Vicentino e più in generale in tutto il Veneto. Un’opinione condivisa anche dal prefetto di Venezia e che deve farci riflettere tutti noi cittadini, genitori in primis, perché il fenomeno non venga sottovalutato, a partire dalle istituzioni. Basta sminuire, basta tolleranza con chi spaccia e avvelena i nostri ragazzi”.
A.B.
L’intervista al comandante Giovanni Scarpellini
Droga e numeri allarmanti. Scarpellini: ‘I genitori spesso sottovalutano la situazione’