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Il Papa, don Pozza e Maria Grazia Cucinotta. Questa sera il ‘Padre Nostro’. Video

Andrà in onda questa sera la terza puntata di ‘Padre nostro’, il programma ideato da don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova e avrà come protagonisti Papa Francesco e l’attrice Mariagrazia Cucinotta. I primi due mercoledì hanno avuto un enorme e forse inaspettato successo di telespettatori per Tv2000 (canale 28): più di 350 mila in tutta Italia. Ad aprire ogni puntata una nuova straordinaria intervista-confidenza di papa Francesco al sacerdote originario di Calvene: le nove ‘confidenze’ di Papa Bergoglio a don Marco andranno a costituire il libro di Papa Francesco ‘Padre Nostro’, edito da Libreria Editrice Vaticana Rizzoli,  in uscita in Italia il prossimo 23 novembre e tradotto e diffuso in tutto il mondo.

“In questa nuova puntata ci vestiremo da esploratori, per andare a capire che cos’è il Regno di Dio, attorno al quale fiorisce l’altro desiderio della persona orante: ‘Venga il tuo regno’ – ci anticipa don Pozza – E’ il tema-preferito di Gesù: Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo”.

Ad ascoltarlo mentre ne parla, l’unica cosa da fare è desiderarlo, mostrarsi mendicanti.

“Siamo partiti da Barbiana, quattro case-disabitate aggomitolate sulla spalla del Monte Giovi. Mugello: terra d’autodromi, rombo di motori, gole di profeti. È di quella zona un nome che, a pronunciarlo oggi, ancora si rischia di ustionarsi: don Lorenzo Milani. Sono passati cinquant’anni dalla sua morte, ma la forza d’urto del Priore è granito-di-profeta. Quando arrivò   lassù c’era poco più di niente: vite senza parole, storie senza memoria, strade sconnesse. Oggi Barbiana è uno spettacolo a cielo aperto: a ridere-dietro agli uomini di Dio, si farà-i-conti con Dio. Se dicessi che credo in Dio – scriveva don Lorenzo – direi troppo poco perché gli voglio bene. E volere bene a uno è qualcosa di più che credere nella sua esistenza. Barbiana è anticipo del Regno. Un regno, quello di Barbiana, che – per chi ha voglia di tenere occhi aperti sul mondo – è fotografato a più non posso tutt’oggi: barconi sovrappeso, carichi di carne spartita, vite alla deriva. Fotografare, per portare alla luce, è verbo del regno. Il termine stesso fotografia è stupendo: vuol dire ‘scrivere con la luce’. Il fotografo è colui che invece della penna usa la luce: l’oggetto non è nulla, la luce è tutto. Ecco perché ci sono immagini che valgono più di mille parole: abbagliano, per troppa luce. A Palermo ho conosciuto Francesco Malavolta, un fotoreporter da luci-calde. Le sue sono foto che fanno trattenere il respiro: urlano, accecano, feriscono. Dentro la macchina fotografica, lui intravede un regno-mendicante: per la durata di un istante, il tempo di uno scatto, lo trattiene. Per poi mostrarlo e far rabbrividire, pensare, stordire. Lui e lei, l’attrice che più mi incuriosiva da sempre: Mariagrazia Cucinotta. L’ho incrociata nella pellicola de Il Postino, il capolavoro di Massimo Troisi. Là aveva come presta-nome quello di Beatrice Russo: un nome o l’altro, quello che mi destò quel film fu il sospetto che la poesia aiutasse il Regno ad accendersi. Il poeta, come il regista, aiutano il Regno a mostrarsi. A rendersi fascinoso, attraente. Dio nell’uomo, il fondamentale nell’apparente banale. Padre nostro, che sei nei cieli «venga il tuo regno». Una puntata che ha una dedica tutta speciale: alla classe dei farisei, gli acerrimi rivali del mio amico Gesù di Nazareth. I farisei erano tutta gente di fretta: ‘Quando verrà il regno di Dio’, domandavano a Gesù. Lui, abile narratore, rispondeva a suo-modo: ‘Verrà piano, quasi invisibile, tutto una sorpresa’. Loro non intuirono che il Regno stava nascendo sotto i loro occhi. Fu una grossa svista, un peccato-della-vista: lo cercavano altrove, era appena lì. La proporzione è sempre sproporzionata: nel poco ci sta l’infinito, il Cielo dentro un granello di sabbia, Dio nell’uomo. Non ci rimane che desiderarlo, invocarlo, ritornare bambini. Quando il bambino grida, gli adulti sorridono: lui, però, è terribilmente serio. Come il priore, lassù a Barbiana, i poeti nel mentre fanno-rime, i fotografi nell’attimo dello scatto. Il Dio delle sorprese: invece che imporsi, ama proporsi. Farsi-desiderare, com’è di tutti i grandi amori”.

Appuntamento alle 21.05 su TV2000, canale 28.

S.P.

foto tv2000