Demenza senile e morbo di Alzheimer. Patologie che coinvolgono pesantemente i familiari dei malati. 500 nell’Alto Vicentino, coperto dal Distretto 2 dell’Ulss7. Quattro dei quali a Piovene Rocchette che vengono accolti al ‘Centro Sollievo’ inaugurato da poco. Un luogo accogliente dove le persone con un iniziale decadimento cognitivo vengono seguite da due volontarie formate. Dando modo, a chi vive e si prende cura di loro, di avere un ‘pizzico di libertà’. Un servizio interamente gratuito per gli utenti di Piovene ed attivo ogni martedì, dalle 9 alle 12 al terzo piano del Centro Diurno di piazzale Vittoria.
Al via del Centro Sollievo erano presenti il sindaco Erminio Masero e Cristina Longhi, assessore comunale al sociale, oltre ad Alessandra Corò dirigente del Distretto 2 AltoVicentino ed il referente per il progetto del Distretto Simone Pauletto. Con loro anche i primi 4 ospiti che hanno già iniziato le attività al Centro Sollievo e Tiziano Gallo, presidente della onlus Volontariato Alzheimer di Zanè, Barbara Erasmo assistente sociale del Comune ed Annalisa Gaspari, educatrice all’interno del progetto che seguirà il primo avvio delle attività al Centro Sollievo.
“Ci è voluto del tempo per trovare il posto giusto ma, alla fine, siamo riusciti a creare il Centro Sollievo a Piovene Rocchette- dichiara l’assessore Longhi-Un progetto che darà anche sollievo a quei familiari che hanno a carico persone con diagnosi di demenza o Alzheimer in fase iniziale ai fini di dare loro un sopporto- continua- Sapendo che il loro familiare si trova in un luogo sicuro, per qualche ora alla settimana e seguito dai due volontari formati, avranno così la possibilità di ritagliarsi del tempo per loro”.
Il Centro Sollievo rappresenta un modo di fare comunità voluto dall’amministrazione comunale di Piovene Rocchette, grazie anche a Maria Grazia Pretti e Ivanna Toniolo, le due volontarie che assisteranno gli ospiti e che saranno coordinate e supervisionate da professionisti esperti, quali un educatore professionale e una neuropsicologa. “Sono entrambe piovenesi e si sono rese disponibili per aiutare- dichiara il primo cittadino Erminio Masero- Col Centro Sollievo, oltre al Centro Diurno, portiamo un’ulteriore eccellenza da offrire alla nostra comunità. Oltre ad assistere gli ospiti, coinvolgendoli in un gruppo sociale, diamo un attimo di libertà a chi in famiglia si trova a convivere con la problematiche che malattie come il decadimento cognitivo e l’Alzheimer comportano. Si tratta di un progetto regionale, che garantisce anche la copertura dei costi per il centro. Per gli utenti è un servizio a titolo gratuito e, come amministrazione comunale, mettiamo a disposizione i locali, oltre ad una sinergia con i servizi sociali comunali”.
Una forte sensibilità nell’aspetto sociale che rende il Centro Sollievo un nuovo punto di forza per tutta la comunità di Piovene Rocchette. Un progetto che, ancora, porta in risalto l’aspetto del volontariato e per il quale l’amministrazione comunale mette a disposizione degli specifici corsi di formazione. “Con l’occasione rivolgiamo l’invito a quanti fossero interessati a prestare volontariato al Centro Sollievo di contattare l’ufficio servizi sociali”, questo l’invito che l’assessori Longhi lancia ai propri concittadini-
“Le attività proposte al centro hanno l’obiettivo di stimolare l’anziano al fine di mantenere le abilità residue e creare un’occasione di socializzazione che dia serenità e tranquillità all’ospite e al familiare -spiega Erasmo Barbara dell’ufficio servizi sociali- Nell’ambito del Progetto Sollievo vengono inoltre proposte altre attività inerenti il decadimento cognitivo. Ad esempio lo scorso 2 dicembre abbiamo ospitato nella Biblioteca Comunale una serata di Caffè Alzheimer, durante la quale dei professionisti hanno fornito informazioni e semplici proposte circa la sistemazione della casa e degli ambienti in cui abita una persona affetta da decadimento cognitivo”. Per informazioni sia circa l’accesso sia per chi volesse proporsi come volontario, rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali, Erasmo Barbara 0445/696489.
500 malati nel territorio
Sono cinquecento l’anno i malati di demenza senile registrati nel distretto Alto Vicentino della Ulss 7 Pedemontana. La causa di un numero così imponente è nel progressivo invecchiamento della popolazione e per dare risposta ai pazienti e alle loro famiglie, che necessitano di supporto per fronteggiare una patologia invalidante che richiede assistenza e preparazione, l’azienda sanitaria ha attivato un nuovo centro di sollievo a Piovene Rocchette. Si completa così nel Distretto 2 Alto Vicentino dell’Ulss 7 Pedemontana il progetto finanziato dalla Regione Veneto che ha stanziato un milione e mezzo nel territorio regionale e che, dal 2014 ad oggi, ha visto attivarsi sette centri per rispondere al bisogno crescente di un territorio notoriamente abituato ad avere servizi territoriali in ambito sanitario.
“La demenza senile è una patologia in costante crescita con il progressivo invecchiamento della popolazione e pone la necessità di garantire un servizio di assistenza sanitaria ai malati, ma anche servizi di supporto ai familiari – spiegano da Ulss 7 – In questo contesto, svolgono un ruolo di primo piano i Centri Sollievo che, nel territorio locale, hanno visto proprio in questi giorni l’apertura di una nuova struttura a Piovene Rocchette”.
“I Centri Sollievo nascono con il duplice obiettivo di accogliere in un ambiente stimolante e positivo le persone con decadimento cognitivo in fase lieve e, allo stesso tempo, di supportare le famiglie permettendo loro di potersi ritagliare degli spazi propri per qualche ora alla settimana – spiga ancora Simone Pauletto – Grazie al prezioso lavoro delle associazioni Alzheimer Zanè, Olosmed Onlus e A.D.A. (Associazione per i Diritti degli Anziani), possiamo contare su volontari preparati e formati che, con la supervisione di quattro educatori e una psicologa, coinvolgono gli ospiti in attività di socializzazione e stimolazione cognitiva, come la ginnastica dolce, il ballo, i laboratori creativi e di lettura e tanto altro. È proprio grazie all’impegno, alla dedizione e all’entusiasmo di questi volontari se possiamo continuare ad organizzare queste attività presso i Centri Sollievo. Non solo, vengono proposti anche incontri di gruppo dedicati ai familiari e cicli di incontri aperti alla cittadinanza come il Caffè Alzheimer”.
Al Centro Sollievo possono accedere gratuitamente persone con diagnosi di decadimento cognitivo in fase iniziale, eseguita presso i Centri per il Disturbo Cognitivo e Demenze e i loro familiari, per attività di sostegno e formazione. La domanda di accesso deve essere prima inoltrata ai Servizi Sociali del Comune di residenza e viene poi presa in carico dall’Ulss per la valutazione del paziente e del possibile inserimento.“Abbiamo condotto una piccola indagine su 36 famiglie per capire se la partecipazione dei pazienti alle attività dei centri stava avendo delle ripercussioni positive nella vita degli stessi e, di conseguenza, della famiglia – dichiara Silvia Santacaterina, medico geriatra responsabile dell’Unità Operativa Semplice Non autosufficienza – Da quando frequentano il Centro, i familiari hanno notato dei cambiamenti positivi nei malati: hanno più voglia di chiacchierare, prestano maggiore attenzione all’igiene personale, si ricordano spesso il giorno in cui vanno al Centro, sono meno chiusi in loro stessi e più disposti all’apertura, sorridono di più. Senza contare il benessere per la famiglia che nel Centro Sollievo trova anche un supporto emotivo: i familiari escono dall’isolamento, parlano con i volontari, condividono un’esperienza che se vissuta da soli rischia di essere deleteria e distruttiva, vedono aprirsi nuovamente un mondo di relazioni che prima tendevano a chiudersi e a diradarsi”.
Centri Sollievo nell’Alto Vicentino, tra poco l’ottavo a Chiuppano
Oltre a Piovene Rocchette, nel territorio del Distretto 2, sono operativi altri sei Centri Sollievo a Montecchio Precalcino, Villaverla, Marano Vicentino, Zanè, Schio e San Vito di Leguzzano. Il servizio è attivo una mattina alla settimana, tranne nei Centri di Marano Vicentino e Villaverla che sono aperti due mattine alla settimana. “L’obiettivo del Progetto Sollievo è quello di recuperare sempre nuovi volontari per permettere la diffusione dei Centri Sollievo in tutti i comuni del Distretto 2 Alto Vicentino – conclude Pauletto – Ogni Comune può così avere un punto di riferimento e supporto per tutte quelle persone che si trovano nella fase iniziale della malattia. È importante ricordare che si tratta di un numero non da poco: la demenza cognitiva colpisce in particolare il 5% degli ultra sessantacinquenni e il 20% degli ultra ottantenni. Per questo, dopo il Centro di Piovene, il Progetto Sollievo è stato nuovamente finanziato dalla Regione Veneto e sarà probabilmente possibile aprire un nuovo Centro Sollievo a Chiuppano”.
Paola Viero