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Dalle Bregonze a Roma. La Biennale premia i 40 km ‘tra l’Astico e l’Igna’

Quando un territorio ha da offrire, serve chi lo faccia parlare. Dalle Colline delle Bregonze, tra Carrè e Chiuppano, ai morbidi colli di Zugliano, sino agli scorci paesaggistici che Sarcedo offre coi suoi percorsi permanenti. In una sola parola, ‘Tra l’Astico e l’Igna’ che la Biennale di Roma premia.

Dopo il massimo risultato in ambito regionale, classificandosi primo nella graduatoria per lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree rurali e portando ‘a casa’, nell’alto vicentino, un finanziamento europeo di 200mila euro, il ‘tracciato di 40 km’ sognato dai quattro Comuni, è stato selezionato e parteciperà alla ‘Biennale Spazio Pubblico -Bisp2019’, che si terrà a Roma dal 30 maggio al 1° giugno.
Trasferta capitolina quindi per chi ha creduto nel progetto, che vede Zugliano Comune capofila. Al fianco del suo primo cittadino, Sandro Maculan, i colleghi Luca Cortese per Sarcedo, Giuseppe Panozzo per Chiuppano e Davide Mattei per Carrè. Quattro sindaci che non nascondono l’orgoglio per il doppio obiettivo raggiunto. “In attesa del 2020, anno in cui “Tra l’Astico e l’Igna” verrà realizzata e sarà fruibile a tutti, anche da persone con ridotta capacità motoria o sensoriale – sottolinea Maculan- E sarà gratis”.
In quattro hanno unito le forze,  valorizzando quanto di bello hanno in casa. “Un progetto che è il frutto di un bel lavoro di squadra -continua Sandro Maculan -Che darà grande visibilità al nostro territorio. Un progetto al quale, a Zugliano, abbiamo creduto sin da subito. Al nostro fianco abbiamo avuto anche Pedemontana.Vi e l’odg Pedemontana Veneto e Colli”. Se per Sarcedo lo spirito è quello di fare conoscere quanto più possibile i percorsi permanenti, “che in due anni hanno registrato oltre 4500 presenze” sottolinea Cortese, per Panozzo di Chiuppano “è un progetto che farà rivivere le nostre colline, oltre ad una ricchezza economica che porterà. A me sta molto a cuore il tema dell’agricoltura, che purtroppo viene spesso abbandonata. Un lavoro andato perso, ma del quale ci possiamo riappropriare”. Anche per Carrè sarà  “un rilancio delle nostre splendide colline -sottolinea l’assessore Cristian Lievore- darà potenzialità al territorio e sarà necessario più che mai fare rete, per attrarre turisti e risorse”.

Risorse messe in campo da privati, che vorranno investire lungo il tracciato di 40 km. Dall’apertura di B&B, o al noleggio di bici elettriche. Esempi di come dei sentieri naturalistici possano essere da volano ad un territorio, portando turismo e soldi. Un progetto che interesserà anche Thiene, coi percorsi che saranno facilmente raggiungibili con dei collegamenti che partiranno dai Giardini al Bosco. “Raggiungendo così angoli che sono un vero polmone per molti thienesi – commenta l’assessore comunale di Thiene Anna Maria Savio – La nostra amministrazione comunale affiancherà il progetto ‘Tra l’Astico e l’Igna’, in concerto con la Provincia di Vicenza anche per altri percorsi. Ieri, in proposito, ho incontrato Rucco”.

dal sogno al progetto
Un tuffo nella natura, accolti da un ambiente che da sempre offre rifugio a chi cerca ristoro, soprattutto interiore. Un progetto vincente, ideato e redatto da un gruppo ad hoc, composto dagli architetti Filippo Forzato, Carlo Costa, Andrea Amatori e da Diego Maino agronomo-forestale. “Ci sono voluti mesi di lavoro e confronto per il progetto- spiega Forzato- Dopo il massimo risultato ottenuto col bando regionale, la selezione alla Biennale di Roma rappresenterà una grande vetrina per questo territorio. ‘Tra l’Astico e l’Igna’ è stato doppiamente premiato quale progetto di eccellenza nella mobilità sostenibile, oltre che emblema di ottima collaborazione tra enti pubblici”.

“L’importanza del dialogo, e della sinergia tra varie amministrazioni comunali, non lascia sfuggire importanti opportunità- spiega Diego Maino – Fino al 2001, questi comuni partecipavano singolarmente a bandi per finanziamenti europei. Poi la collaborazione tra Chiuppano, Carrè e Zugliano. Lavorando al piano di riordino forestale, che ha comportato maggiori punteggi in altri bandi, come quello della Regione Veneto. Fatti di ‘paletti’ severi, anche con pesanti penalità. Ma il progetto ‘Tra l’Astico e l’Igna’ li ha superati tutti, vincendo. E ora si va anche alla Bisp 2019 a Roma”.

Dalla lettura del territorio, all’ascoltare sogni ed esigenze di ciascun Comune, il progetto ha tradotto tutto. Incastrandosi nei 40 km che sono destinati a diventare un alto riferimento per il turismo dell’alto vicentino. “Sono state rilevate le ‘offerte’ che il territorio di questi quattro paese offriva – spiega Carlo Costa – Prima di avviare il nostro lavoro di progettazione, le abbiamo incrociate ed incastrate tra di loro. Ma, alla base di tutto, una grande passione. Quella di noi progettisti, che si è sposata con quella delle quattro amministrazioni comunali”.
“Sì passione- sottolinea Andrea Amatori -Ma anche tanta conoscenza del territorio, per arrivare a dare il giusto risalto a questi 40 km, in parte e ad oggi non ben conosciuti. Certi tratti non sono fruibili dalla maggiore parte della gente. Con ‘Tra l’Astico e l’Igna’ abbiamo reso il tracciato, che sarà ad anelli, riconoscibile”. Dagli omini di pietra, come si usava un tempo a mo’ di cippo, alle tabelle orientative e sino all’arredo urbano. Coi 200mila euro vinti nello step regionale, si provvederà “a sistemare le emergenze, fare le manutenzioni straordinarie e valorizzare i sentieri”, precisa il team di progettisti.

dalla terra al turismo
Tutti concordi le quattro amministrazioni. Col progetto verrà dato il giusto risalto ad un territorio che aspetta solo di essere ancor di più amato ed apprezzatto. Schiacciando l’occhiolino ad ‘business soft’, fatto anche di chi si sposta di qualche chilometro per immergersi nella natura. Ma il respiro si fa più ampio, con Pedemontana.Vi e l’odg Pedemontana Veneto e Colli. ” Questo progetto sarà un importante volano per la promozione turistica, culturale ed enogastronomica del territorio della pedemontana – commenta Simone Gasparotto presidente di Pedemontana.Vi – Sono frequentate da tante persone durante tutto l’anno, che scelgono i suoi sentieri in bicicletta, a cavallo o a piedi: rappresentano una preziosa fonte di attrazione turistica. Si gettano le fondamenta per lo sviluppo di nuove importanti possibilità, pensando anche alla nascita e sviluppo di strutture come agriturismi, B&B”. Promozione del progetto, “fatto in rete -commenta Nazzareno Leonardi, di Pedemontana Veneto e Colli- Questi quattro Comuni da tempo rientrano nella nostra rete. A noi il compito di promuovere il turismo che monitoriamo constamente”.

‘tra l’Astico e l’Igna’
Il progetto si caratterizza da un “tracciato” interamente pubblico per la mobilità lenta-sostenibile di oltre 40 km. L’obbiettivo è di collegare i centri urbani e periurbani di quattro comuni della pedemontana vicentina con un percorso che permette ai utilizzatori un’ampia scelta tra passeggiate, trekking, ciclovie; anche a fini turistici e per la valorizzazione paesaggistica-ambientale. Il progetto (ad anelli, scandito da interventi di riqualificazione con nuovi elementi di arredo e una segnaletica orientativa in stretto legame con il contesto) mette in relazione diversi ambiti: le alture delle Colline delle Bregonze tra Carrè e Chiuppano (con strade storiche e contrade quali la Strada vicinale detta “Della Fonda”, ex strada militare ’17-‘18 detta “Delle Fontanelle”, Contrà Marola e Tavani), la zona pre collinare di Zugliano (con facili sentieri e strade di valore turistico quali Strada del Torcolato e dei vini di Breganze, Rete Escursionistica Veneta), le alture collinari di Sarcedo (con percorsi permanenti per podisti, manufatti storici e ville venete quali Villa Capra, “Cà Dotta”).

 

Un territorio, ricco di bellezze naturali e monumenti d’interesse storico e artistico da apprezzare con lentezza. Un paesaggio solcato dal fiume Astico e dal torrente Igna che hanno condizionato morfologia e sviluppo. Il progetto, finanziato dal PSR Regione Veneto è in corso di realizzazione con tratti adatti anche a persone diversamente abili ed è ampliabile e replicabile.

Paola Viero