Covid e allarme varianti: ‘ Serve lockdown totale’
Giornalisti Altovicentinonline
Allarme varianti. Cresce l’attenzione così tanto che arrivano esplicite richieste di chiusure o addirittura di lockdown totale. La misura estrema la chiede Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute. Ma è evidente che dal nuovo governo Draghi potrebbero arrivare novità sulle misure contro la pandemia, a cominciare dalle regioni a colori che potrebbero non essere più efficaci.
È “urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata”.
E’ “necessario adottare una drastica strategia no-Covid come hanno fatto i Paesi dell’Asia ma anche – ha affermato Ricciardi – Germania e Stati Uniti. Questo significa attuare un lockdown totale immediato ma di durata limitata. Tale strategia per abbattere il virus è quella condivisa e concordata dai maggiori scienziati al mondo”.
Ricciardi boccia la strategia a fasce per colori adottata in Italia. “Sta dimostrando che le zone rosse migliorano, quelle arancioni mostrano una stabilità dei parametri e quelle in giallo peggiorano. Andando avanti così si determina uno stillicidio che perdurerà per mesi. La situazione pandemica attuale non è abbattibile se non adottando subito una strategia no-Covid drastica. Solo così si potrà tornare in qualche modo alla normalità”. Secondo l’ex viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, invece, il consiglio è di chiudere immediatamente i luoghi dove fosse riscontrata una variante così da bloccare immediatamente la diffusione.
SALVINI
Alla richiesta di Ricciardi fanno seguito le critiche di Matteo Salvini: “Prima di terrorizzare gli italiani, fai il favore di parlarne con il presidente del Consiglio”, dice il leader della Lega, ospite di ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3. “Non ci sta che un consigliere una domenica mattina si alzi e senza dire nulla al suo ministro o al presidente del Consiglio – ha aggiunto – parli di una chiusura totale. Io credo che la gente più lavora e meno parla e meglio è”.
“Metti attorno a un tavolo gli esperti e chi convince di più sulla base dei numeri e dei dati, allora ha ragione. Ma non ne possiamo più di aprire e chiudere”, ha proseguito Salvini ribadendo: “non possono dire cose diverse”.