Nel cuore della trasmissione “Affari Tuoi”, condotta da Amadeus su Rai 1, un nuovo volto si è distinto tra i pacchisti, rappresentando l’orgoglio del Veneto: Corrado, proveniente dalla cittadina di Schio, in provincia di Vicenza. La sua partecipazione ha riacceso l’entusiasmo dei telespettatori veneti, ansiosi di vedere uno dei loro concittadini competere nel celebre game show dell’access prime time. “Affari Tuoi”, conosciuto per il suo format unico che vede in gioco 20 concorrenti, uno per ogni regione italiana, offre ai partecipanti la possibilità di vincere somme di denaro contenute in pacchi sigillati. Corrado ha preso il testimone dal padovano Michele, introducendosi nel gioco senza ancora fare la sua mossa decisiva. La puntata del 12 febbraio 2024 ha visto Corrado vicino al grande colpo con il pacco numero 10, che nascondeva una vincita potenziale di 30mila euro. Sfortunatamente, la sorte non ha sorriso al veneto, che ha visto svanire il premio maggiore per un soffio. Tuttavia, il giorno seguente, Corrado ha regalato un momento di leggerezza quando, non essendo stato scelto per giocare, il suo pacco si è rivelato contenere solamente 1 euro, suscitando la simpatica ironia di Amadeus sulle note di “Sono fuori dal tunnel” di Caparezza, in riferimento alla folta capigliatura di Corrado. Il gioco di “Affari Tuoi” mette i concorrenti alla prova in una sfida di strategia e fortuna, dove l’obiettivo è individuare il pacco con il premio più alto, evitando quelli meno vantaggiosi. Gli avversari, rappresentati dal “dottore”, tentano di complicare la partita con offerte allettanti per indurre al ritiro prima della scoperta del pacco vincente. Dal suo esordio, “Affari Tuoi” ha visto trionfare 14 giocatori che hanno portato a casa il premio massimo di 500.000 euro, lasciando un segno indelebile nella storia del programma. Corrado, con il suo carisma e la sua determinazione, si aggiunge alla lista dei concorrenti che hanno lasciato il segno, portando alta la bandiera del Veneto in uno dei game show più amati d’Italia.
V.R.
