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Coronavirus. Mascherine in distribuzione, spetta ai sindaci destinarle

Le mascherine sono in distribuzione. Tra ieri e oggi sono state rifornite le case di riposo del territorio vicentino, stasera partiranno i pacchi destinati ai dipendenti comunali e domani in giornata arriveranno ai Comuni anche quelle per i cittadini. I volontari sono al lavoro a pieno ritmo, tra la sala operativa e il magazzino si alternano 35-40 persone al giorno per garantire sia le operazioni di smistamento delle mascherine che il coordinamento delle attività nel territorio.
In totale le mascherine  sono 384.500 e sono di due tipi: quelle che arrivano dalla Regione Veneto, realizzate e donate da Grafica Veneta, sono destinate ai cittadini, per ora ne sono arrivate 233.400 ma gli arrivi sono quotidiani e si andrà avanti per qualche giorno. Dalla Protezione Civile Nazionale sono invece arrivate quelle per le case di riposo, 120mila, e i dipendenti comunali, 31.100.

La procedura prevede che la Protezione Civile provinciale di Vicenza ritiri le mascherine dal deposito della Regione, le smisti nei propri magazzini e le distribuisca agli Ato (10 nel territorio vicentino) da dove ogni protezione civile comunale si approvvigiona. Ogni Sindaco, poi, è chiamato alla distribuzione tra i propri cittadini, secondo le linee guida della Regione Veneto.
“Nel frattempo – ha raccontato Chiara Garbinm che coordina i volontari – c’è anche da rispondere alle 350/400 telefonate che arrivano ogni giorno al numero di telefono attivo per informazioni (348 3710130) e alle 120-130 telefonate che ricevo al mio telefono personale”. Sono cittadini che vogliono sapere quando arrivano le mascherine, chiedono chiarimenti in merito ai decreti e alle ordinanze, cercano aiuto per superare una difficoltà o, spesso, cercano solo una parola di conforto . Sono anche aziende che cercano conferma su comportamenti che siano in linea con la normativa, in particolare per la sicurezza del personale nei luoghi di lavoro. Sono squadre di protezione civile che si mettono a disposizione, e trovano sempre un’attività in cui impegnarsi. Sono, per finire, amministratori comunali che chiedono rinforzi alla propria squadra di protezione civile o chiedono supporto nella gestione di emergenze e nel controllo del territorio”.