Non cadono le foglie dalle piante, che per il caldo non sono entrate nella fase di riposo vegetativo caratteristico della stagione, ma in giro ci sono ancora mosche e zanzare particolarmente aggressive, mentre nelle campagne i cicli produttivi sono sconvolti dai raccolti fuori stagione, con l’anticipo di broccoli e verze, mentre gli spinaci sono in ritardo. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sugli effetti del caldo anomalo nel nostro territorio.
“Oltre a bloccare la normale caduta autunnale delle foglie, l’allungamento della fase vegetativa delle piante rischia addirittura – spiega Coldiretti Vicenza – di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile forte abbassamento delle temperature, ma soprattutto di ridurre il potenziale produttivo delle piante. Ma se nelle case le zanzare continuano a pungere, nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche per i parassiti, che sono rimasti attivi con le temperature miti ed attaccano più facilmente le colture ancora in campo. Inoltre, se l’inverno non dovesse essere sufficientemente freddo, aumenterebbe il numero di insetti svernanti, che riescono a sopravvivere e si presenterebbero più numerosi e dannosi in primavera”.
Ad essere sconvolta è anche la stagionalità delle produzioni, con la presenza ancora sul mercato di prodotti tipicamente estivi come le albicocche, le pesche e le nettarine, le susine, fino alle angurie, ma anche le fragole, nonostante l’atteso arrivo dei prodotti tipicamente autunnali (mele, pere, castagne, kaki, uva da tavola, fichi d’India). E non va meglio per le verdure.
“Le condizioni metereologiche quasi estive all’inizio dell’autunno, la cosiddetta ottobrata, non sono – prosegue Coldiretti Vicenza – un fenomeno raro, ma quest’anno si inseriscono in un quadro generale che conferma la tendenza al cambiamento climatico che si manifesta con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed stati gelo, nubifragi, trombe d’aria, bombe d’acqua, grandinate e siccità, ma anche con l’arrivo di insetti alieni che colpiscono le colture”.