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Centri estivi: ‘Collaborazione dei genitori ed un patto di responsabilità’. Le regole

Per il contrasto e la prevenzione del Covid 19, l’Assessorato alla Sanità della Regione del Veneto ha diffuso il documento aggiornato riguardante le “Linee di indirizzo delle attività educative e ricreative per minori” che interessa prevalentemente l’organizzazione dei Centri e dei Campi Estivi.

“Si tratta di un documento che era atteso – sottolinea Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali del Veneto -. Abbiamo a disposizione le linee guida nazionali e abbiamo pensato di organizzarle in modo più snello e semplificato soprattutto nei riguardi dei Centri e dei Campi estivi. Un’esigenza a cui abbiamo dato risposta confrontandoci con i Comuni veneti dell’Anci, la Pastorale Giovanile del Triveneto e la Fism regionale. Ringrazio tutti per la collaborazione: le indicazioni appaiono senza dubbio più semplici pur rimanendo in linea con l’esperienza dell’anno scorso”.

“I campi e i centri estivi sono una grande risorsa educativa della nostra regione – conclude l’assessore Lanzarin -. Stiamo anche predisponendo la vaccinazione per operatori, animatori e volontari. Stiamo parlando di circa 35.000 persone dai sedici anni in su. Penso che procederemo nelle prossime settimane”.

Le linee guida diffuse si fondano, in particolare, su una stretta alleanza tra genitori, insegnanti e operatori e l’organizzazione sanitaria territoriale; nello specifico Sanità e Igiene Pubblica e Pediatri. La, collaborazione dei genitori sarà sottolineata dall’adesione ad un patto di responsabilità siglando il quale si impegnano al mantenimento di comportamenti corretti e alla segnalazione nel caso di situazioni di sospetto contagio.

Ogni centro disporrà di un Referente Covid con le funzioni di soggetto di collegamento con l’organizzazione sanitaria. Gli operatori di nuova assunzione saranno sottoposti a formazione e informazione specifica da parte di personale qualificato.

I centri provvederanno alla registrazione degli accessi e condurranno l’attività suddividendola in gruppi stabili e definiti di bambini in modo da contenere l’eventuale diffusione del virus e favorire il tracciamento dei contatti. L’attività dovrà svolgersi prevalentemente all’aperto e quando non sarà possibile verranno tracciate le presenze nei locali. Lo stesso accorgimento verrà seguito per la refezione. Indicazioni precise, naturalmente, sono fissate per la pulizia degli ambienti, la disinfezione dei giocattoli e degli strumenti didattici, l’igienizzazione delle mani fino a fissare anche le distanze minime dei letti nei casi in cui sia previsto il pernottamento.