Da campo agricolo a stabilimento industriale il passo sembrerebbe breve a Sarcedo. I 300 mila mc di capannone che potrebbero calare sull’area ‘cava Casoni’ di sicuro non piacciono ai residenti e poco convincono chi siede tra le fila dell’opposizione comunale. Si guarda alle bandiere alzate in campagna elettorale dell’amministrazione Cortese: “promuovevano il consumo a suolo zero-chiede il consigliere comunale Giorgio Meneghello-perché adesso non hanno problemi a fare interventi del genere?”.

Ma non solo. Non pochi i dubbi del consigliere Meneghello in merito all’operazione urbanistica che vedrebbe scardinare alcuni paletti fissati dal Pati ‘Terre di Pedemontana Vicentina’, piano intercomunale tra Breganze, Fara Vicentino, Salcedo, Lugo di Vicenza, Calvene, Sarcedo, Salcedo, Montecchio Precalcino e Zugliano: “Paletti molto stretti fissati da Regione e Provincia che non permettono di svincolare da un ridisegno urbanistico delle aree e che hanno portato ad individuare 2 aree produttive intercomunali per soddisfare interventi di un certo rilievo-continua Meneghello- Una a Montecchio Precalcino e una proprio a Sarcedo in zona Giberte: perché non farlo qua questo intervento, su un’area appositamente dedicata, anziché su un terreno che ad oggi è agricolo e per tale è stato acquistato?”.


Perché il nuovo sito produttivo si troverebbe vicino al casello di Breganze della Pedemontana. Potrebbe essere questo il bypass al Pati, tramite una convezione figlia della progettazione della Spv, dove debba essere la Regione, e non il Comune, a decidere sui piani urbanistici delle aree che cascano nel raggio di 2 km dal casello. Ma non solo, come spiega ancora Meneghello:”c’è poi l’articolo 4 della legge regionale 55/2012 che da’ il via libera alla presentazione allo sportello unico di richieste di varianti al Pati e al piano degli interventi-continua-Ma, ricordo, restano comunque dei vincoli, ovvero che l’area per la quale si chiede la variante sia in continuità con la zona esistente. La ditta di Breganze che ha intenzione di costruire a Sarcedo ha il torrente Astico in mezzo tra le due aree: è evidente che la continuità non c’è”.

Il consigliere Meneghello non solo torna ai vincoli fissati dal Pati, “che ha fissato gli ambiti territoriali ottimali, con Sarcedo che ricade in ambito agricolo dove non si può fare alcuna trasformazione se non promuovere le zone per la natura propria”, ma anche sulla perequazione: “prima parlavano di 3-4 milioni di euro, poi 2 e in conferenza di servizi parlvano di 1,8milioni di euro”, sul piantare uno stabilimento sul terreno di riporto usato per riempire l’ex cava: “dicono che poggerà su pali da 17-20 metri, abbassando il piano di campagna di 4,5 metri. Tutta cementificazione che per questa amministrazione non sarebbe un problema mentre, a suo tempo, per il campo da golf hanno colto subito la palla al balzo per archiviare il progetto ed anche in nome della salvaguardia dell’ambiente-conclude il consigliere comunale Giorgio Meneghello-Col campo da golf la cubatura aggiuntiva, rispetto a quello che le proprietà già avevano, era di 120mila mc. Qualcuno mi spieghi perché 120mila erano un disatro ecologico ma un capannone da 308mila mc non è un problema a Sarcedo”.

Paola Viero

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