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Carrè, torna la Madonna Nera. Don Alfredo: “preghiamo per la pace nel mondo”

Domenica 20 novembre, dalle 18, torna la Madonna Nera di Czestochowa nella trecentesca chiesa di S. Lucia a Carrè. “Preghiamo per la pace”, invita don Alfredo Neri che si appresta a celebrar, sempre domenica 20, anche l’antico voto per la liberazione di Carrè dalla peste del 1630.

“La preghiera è conforto e speranza, seguendo gli insegnamenti di Gesù-spiega don Alfredo-Rivolgiamoci fiduciosi a Maria per chiedere la Pace e cessino le sofferenze. Per questo invito tutti a sostare in preghiera dinnanzi la Sua immagine per per implorare la pace nel mondo e la salute dell’anima e del corpo”.
In concomitanza con la celebrazione della Madonna della Salute Virgo Fidelis, l’antica icona della Madonna Nera di Czestochowa sarà esposta nella trecentesca Chiesa di S. Lucia a Carrè domenica 20 novembre dalle 18 alle 20, lunedì 21 novembre dalle 8 alle 21 e infine martedì 22 novembre dalle 8 alle 12. “Questa icona mi è molto cara”, spiega il parroco di Carrè che la ricevette in dono da un gruppo di badanti polacche a lui riconoscenti per la collaborazione e la grande ospitalità dimostrate. “E’ un’immagine molto antica, riportata ad un nuovo splendore dall’arte sapiente di Fiorenzo Zuccolo, orafo e artigiano.

La peste e il voto della Comunità.Sempre domenica 20 novembre, a partire dalle 11.30, al Santuario della Fratta, verrà ricordato il voto fatto quasi 400 anni dalla comunità di Carrè. “Ci sarà anche il pranzo ‘povero’ alle 12.30-spiega ancora don Alfredo-Un momento conviviale per chiunque vorrà parteciparvi e poi, alle 16, verrà celebrata la Santa Messa solenne cantata e voto”.

Luglio 1630 arriva la peste a Carrè. Il parroco d’allora, don Giovanni Pisani, faticava a registrare i defunti da quanti erano. Dai narrati storici si racconta che, delle 450 anime che al tempo vivevano in paese, poche si salvarono. A poco servivano gli intrugli d’erbe per placare la pestilenza che sembrava inghiottirsi chiunque e non restava che implorare Dio, la Madonna e San Rocco, facendo voto di essere risparmiati. Così il 15 luglio di quell’anno, al suono della campana, il sindaco e il parroco radunarono tutti i capifamiglia, implorando per la liberazione dal flagello. Fu così deciso, per alzata di mano, di fare voto e celebrare solennemente la festa della Presentazione il 21 novembre: tutti dovevano parteciparvi, pena una multa da pagare. P.V.