Cornuti e bastonati. E presi proprio per i fondelli. Immaginate di acquistare mobili e arredo casa e di pagarli regolarmente. Immaginate che non vi vengano consegnati. Immaginate infine che quegli stessi mobili e arredi vengano rivenduti da quello stesso negozio con uno sconto dell’80% e a voi non arrivi nemmeno un grazie, figuriamoci un centesimo.
E’ quanto succede ad alcuni ex clienti del Mercatone Uno di Carrè, dove da sabato 6 febbraio partirà una super svendita di tutto quanto è presente a magazzino.
Peccato che a magazzino ci siano oggetti regolarmente pagati da clienti che non sono riusciti a ritirarli, poiché lo stabilimento, come quelli di Legnago, Noventa Padovana e Occhiobello, è stato chiuso e messo ‘sotto sequestro’ al fine tutelarlo da eventuali episodi di sciacallaggio.
A rappresentarli, arriva lo sfogo di un nostro lettore, M.T., che in poche righe racchiude la frustrazione di sentirsi presi in giro e la beffa di vedere svendere al miglior offerente, merce pagata a prezzo pieno che non è mai stata consegnata.
“Voglio manifestare il mio sdegno e la mia rabbia per quanto sta per accadere nel prossimo fine settimana nel nostro territorio. Io come tante centinaia di clienti dell’ormai ex Mercatone Uno di Carrè siamo prima stati danneggiati in quanto non ci è mai stata consegnata la merce che abbiamo pagato per intero, nonostante fosse già presente all’interno del magazzino. Inoltre, in questi mesi non ci è stato permesso di ritirarla perché ci hanno sempre detto che lo stabile era ‘sotto sequestro’. Adesso, subiremo anche la beffa, visto che sabato 6 febbraio verrà avviata una svendita della nostra merce. Mi chiedo chi ha autorizzato tutto ciò, cosa ne sanno le autorità locali, senza dimenticare che siamo in piena pandemia e non è difficile pensare che un’attività del genere rischia di attirare centinaia di persone pronte a fare l’affare. Proprio così – ha concluso amareggiato – per loro sarà un affare per noi oltre al danno la beffa”.
di Redazione Altovicentinonline