Il Covid li ha messi a dura prova, ha attentato ai loro incontri benefici, ma non ha impedito ai 25 soci di continuare a mettersi a disposizione per la comunità con progetti, che hanno migliorato la qualità della vita dei più ‘fragili’. Cambio del timone al Lions Club Thiene Colleoni, dove la grintosa Michela Assi, noto avvocato thienese, ha ceduto lo scettro a Roberto Cappa, che è presidente per la stagione 2020-2021.
Si è ritrovata a ricoprire la carica in un anno che ricorderemo per sempre, avvocato Assi che mandato è stato?
Qual è il risultato conseguito di cui andate più fieri?
Abbiamo donato un carrello per il servizio di odontoiatria di Comunità al Centro Sanitario Polifunzionale Boldrini di Thiene, utile per i trattamenti di base effettuati su pazienti con disabilità. Nel periodo dell’emergenza sanitaria, inoltre, abbiamo partecipato unitamente ad altri Club del vicentino all’acquisto di uno strumento necessario a determinare i valori di ossigeno in pazienti affetti da Covid e donato al reparto di Medicina dell’ospedale di Santorso. E’ stato un gesto, che ci ha fatto tornare indietro la gratitudine di decine di genitori dell’Alto Vicentino che vivono la disabilità in casa e conoscono il valore di quel carrello, di cui necessitava un reparto, che è un punto di riferimento per bambini, ragazzi e adulti affetti da alcuni tipi di disturbo, che fanno diventare l’estrazione di un dente da latte un incubo per l’intera famiglia. La raccolta fondi per il servizio di odontoiatria mi ha fatto immergere nella vita di queste mamme e questi papà, che soffrono in silenzio, a volte nell’emarginazione di una vita segnata dal dolore e a cui dovremmo dare più ascolto. Una mamma di un ragazzo autistico mi ha spiegato cosa significa per lui e per lei andare da un dentista, che non deve essere dotato solo di professionalità, ma anche di quelle capacità imprescindibili per avere a che fare con certi disturbi mentali. Mi ha fatto capire come a volte diamo per scontati certi passaggi di crescita dei nostri figli, mentre per altri occorre tanta dedizione, pazienza, amore ed il supporto delle istituzioni tutte.
Ma al di là degli obiettivi raggiunti dal club vorrei onorare il Mondo Lions il cui operato in questo anno difficilissimo ha suscitato in me, come credo in tutti i soci, un forte sentimento di orgoglio, orgoglio di appartenere a quella che è indiscutibilmente la più grande associazione di servizio al mondo. Rispondere ai bisogni locali è esattamente quello che i Lions hanno fatto e continuano a fare da oltre cent’anni. Non dimentichiamoci che il motto è We serve.
Chi sono i Lions?
Cosa hanno compreso in questi mesi difficili i soci e come sono migliorati?
Abbiamo dato prova nell’ultimo anno di grande resilienza continuando a vivere, a servire. Un dato per tutti: un service nazionale di tutti i Lions Club italiani da oltre 6 milioni di euro per fornire, senza interposte persone, dispositivi di protezione per operatori sanitari, attrezzature medicali di alto livello per gli ospedali e un sostegno alle fasce più deboli della popolazione, comprese le famiglie…
I Lions hanno avuto la capacità di mettersi in discussione e di affrontare l’incertezza del cambiamento con coraggio e pragmaticità. Siamo riusciti in brevissimo tempo a cambiare il nostro modo di operare, abbiamo annullato incontri ed eventi, ma ne abbiamo creati di nuovi. Non abbiamo potuto organizzare le riunioni nei luoghi preferiti ma online, abbiamo condiviso idee, pianificato nuovi modi per operare in sicurezza cercando di rispondere alla chiamata di servizio che rappresenta il vero ed autentico spirito lionistico.
Mi descriva uno dei momenti più emozionanti, in cui si è sentita fiera di fare parte dei Lions…
Seppur interrotto a marzo causa Covid nell’anno che mi ha visto presidente ci sono stati molti momenti di gratificazione e di emozione soprattutto legati ai services che sono l’aspetto tangibile del nostro impegno, come ad esempio la gioia e l’euforia sui volti dei ragazzi disabili mentre sciano sulle piste di Folgaria assistiti dai maestri della scuola Scie di Passione (vedi service menzionato sopra), oppure aver ricevuto la commovente lettera di ringraziamento delle mamme dei ragazzi per la donazione del carrello odontoiatrico, lettera che ben esprime la forza di queste fantastiche donne che non si piegano di fronte alle quotidiane ed innumerevoli difficoltà.
E quello più brutto?
Un altro brutto momento, che rimarrà scolpito nella mia mente è stato quando, sempre durante il lockdown ho partecipato alla timbratura dei buoni spesa donati dal mio Comune, Thiene, alle famiglie in difficoltà… Questo mi ha dato la percezione concreta e reale di quanto il Covid abbia danneggiato nuclei familiari, e non solo.
N.B.