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Caltrano. “Non voglio morire coi soldi in banca”. Pensa ai bebè degli operai, assegno per 7 anni

“Non voglio morire coi soldi in banca”. Ma non è l’unico motivo che ha spinto l’imprenditore Vinicio Bulla della Rivit di Caltrano a pensare al bonus bebè per i propri dipendenti. “I nostri paesini non devono morire, quindi che i soldi restino in azienda e a chi produce”, ha spiegato ai microfoni di TgrVeneto, destinando un assegno ai nascituri dei propri operai.

Dopo l’asilo nido e la scuola materna, arriva l’assegno ai 150 dipendenti che faranno un figlio. L’importo varierà dai 250 ai 500 euro al mese per sette anni.
Una notizia che in azienda, ‘piantanta’ a Caltrano da più di quarantanni e diventando leader mondiale  nella produzione di tubi in acciaio  è arrivata per mezzo di una circolare.
Sbalorditi e contenti chi ci lavora, “ora mi salutano ancora più contenti”,  potrà considerare questo aiuto in più nel far volare una cicogna.

di Redazione AltovicentinOnline