“Dopo 53 anni di vita insieme, il minimo che potessi fare era condividere con chi lo ha seguito ed apprezzato, un po’ di lui e del suo spirito artistico”. A dichiararlo a margine della mostra dedicata al marito Giacomo Alberto Caregnato scomparso nel novembre scorso, la moglie Paola Gianoli.
Una mostra di cuore e di passione, ospitata negli spazi di Piazza Dante a Caltrano, con le opere che l’artista caltranese d’adozione aveva esplicitamente chiesto non andassero vendute nonostante le richieste che non sono mancate: “In effetti erano opere di cui mio marito era quasi geloso, una sorta di eredità e di regalo a me che però ho ritenuto dovessero quantomeno essere viste” – racconta la signora Paola – “perciò dopo che lui ci ha lasciati mi sono messa subito in moto per creare l’evento a sua memoria e devo dire che questo ha un po’ lenito il dolore e mi ha fatto sentire ancora una volta vicina a lui”.
La mostra è durata solo due giorni, ma il riscontro è stato inequivocabilmente significativo: “Solo nel libro ospiti abbiamo raccolto oltre un centinaio di commenti” – spiega ancora Paola Gianoli – “senza contare quanti hanno invece optato per un saluto personale, spesso riportando aneddoti di vita legati ad esperienze con Giacomo Alberto. Personalmente sono grata e sinceramente emozionata per questo affetto, oltre che per la grande disponibilità dimostrata da subito dal Sindaco Luca Sandonà e da tutta l’amministrazione comunale”.
Un tributo tutt’altro che scontato verso un pittore eclettico oltre che straordinariamente fantasioso ed originale, ben raccontato anche nel ritratto tratteggiato dalle parole esperte ed amiche della critica d’arte Maria Lucia Ferraguti, presente all’inaugurazione della mostra: artista ma anche uomo, accogliente e arguto, capace di ispirare in quanti lo interpellavano sentimenti di orgoglio e di convinzione rispetto alle proprie capacità.
“Io non mi staccavo dal vederlo all’opera” – confessa con la voce rotta Paola Gianoli, anche lei artista e grande amante della letteratura – “ma devo molto a mio marito specie per avermi sempre stimolata a credere nel mio potenziale facendomi crescere come forse da sola non avrei mai potuto fare”.
Un atto d’amore che molto probabilmente verrà ricambiato stavolta in una grande antologica che potrebbe trovare spazio a Thiene, raccontando a 360 gradi quel mondo colorato e visionario che più di altri Caregnato ha saputo interpretare.
M.Z.
Stampa questa notizia
