I giochi sono chiusi da quasi un mese, ma le voci che mettono in dubbio la nomina del presidente del quartiere Centro continuano a tenere banco a Thiene.
Le polemiche generate dalla rielezione di Alberto Vecelli, al timone per il secondo mandato consecutivo del quartiere del Centro, hanno sollevato un polverone che lo stesso Vecelli, attraverso il nostro giornale, spazza via chiarendo: “E’ tutto in regola”.
Candidabile o no?
L’attenzione si è spostata sin da subito sul nome di Alberto Vecelli, quando ha presentato la propria nomina per il direttivo del Centro, innescando la polemica che metteva in dubbio la sua candidatura, per due motivi: “Non è residente e tanto meno opera in quartiere”. Il tutto basato sullo statuto, reso pubblico sul sito dei comitati di quartiere di Thiene, datato 2013 ed in particolare modo sulla definizione di operante, così scritta: “i titolari o soci di attività imprenditoriali, professionali ed economiche con sede della medesima attività nel quartiere stesso”.
“Sono operante a tutti gli effetti”
Una definizione che, secondo chi puntava a contestare la corsa di Vecelli, avrebbe data per poco certa la su candidatura, se non fosse che nel frattempo era stata apportata una modifica all’articolo 4 dello Statuto. Una variazione risalente al 6 marzo del 2017, quando la consulta dei presidenti dei comitati di quartiere intervenne ad ampliare la figura dell’ ‘operante, aggiungendo’: “i dipendenti di attività.. oppure coloro che svolgono attività di quartiere, anche a titolo di volontariato, in modo continuativo”, approvandola all’unanimità.
Di fatto, e stando alla modifica, Vecelli ha le carte in regola come lo stesso dichiara: “Sono responsabile per la gestione dei servizi del teatro delle OO.PP. in centro – continua- Ed è da anni che sono catechista, nonché preparatore delle coppie: un servizio di volontariato attivo e continuativo che svolgo da sempre per la parrocchia del Duomo”.
La modifica allo statuto è stata presentata inoltre all’amministrazione comunale: “Che l’ha autorizzata- specifica Vecelli”, come tra l’altro conferma l’assessore Andrea Zorzan: “Ne abbiamo discusso in giunta, quando ci è stata sottoposta e, in nome di una sempre più attiva e proficua partecipazione cittadina, è stata accolta”.
Confini quartiere in stallo
Altro discorso, invece, sui confini di quartiere impostati ad oggi ancora come regolato nel 2013, con le vie inserite a specchio della mappa urbanistica: “Anche se nel precedente mandato ci eravamo mossi per adeguarle all’estensione delle relative parrocchie – continua Vecelli – Avevamo chiesto al Comune di fare la modifica, ci era stato risposto di fare tra di noi, in consulta, ma non è mai stato formalizzato”. Una modifica non eseguita che potrebbe mettere in discussione via Montegrappa, dove Vecelli si reca ogni giorno: “Per lavorare”, ma che comunque non rischia di fare vacillare la sua candidatura, e successiva nomina, in quanto volontario alla parrocchia del Duomo.
“Ad oggi, da parte dei comitati, non è mai pervenuta in tal senso una modifica del perimetro dei quartiere- conclude Zorzan- Se e quando la faranno, dovranno produrla e verrà valutata in opportuna sede”.
“Sono voci false e tendenziose”
Verbale della modifica dello statuto alla mano, il neo presidente rieletto del Centro precisa che: “E’ un servizio totalmente gratuito e non trovo corretto che queste voci, false e tendenziose oltre che prive di fondamento, vengano messe in giro da persone con legami politici – conclude – Dare il proprio tempo al servizio dei cittadini di un quartiere è per operare in nome del bene comune e non per fare giochi di politica”.
Paola Viero