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Breganze. Gli amici di Matteo Faresin raccolgono 35mila euro. Consegnato il furgone per disabili

Cinque amici e una grigliata di fine settembre per dare scacco alla SLA. Aiutando Matteo Faresin, 32 anni  di Maragnole e che da un anno e mezzo vive, e convive, con la dura diagnosi. Nella frazione di Breganze un sogno diventa realtà. Raccolti in tempo record 35mila euro e in casa Faresin arriva il furgone attrezzato per persone disabili con cui potrà spostarsi.

A Matteo nel 2019 viene diagnosticata la Sla, malattia neurodegenerativa progressiva dell’età adulta determinata dalla perdita dei motoneuroni spinali, bulbari e corticali. Una diagnosi forte, inappellabile, che in casa Faresin cercano di contrastare con operazioni e cure. Il tutto a suon di costi che pesa senza fare troppi sconti come accadde, purtroppo, in tante famiglie con figli o congiunti con disabilità.
Ma Matteo non è solo. Questo il messaggio forte che il gruppo di amici ha deciso di dare lo scorso ferragosto nel corso di una tipica scampagnata. C’erano tutti, ma mancava Matteo. Non poteva esserci perché non aveva il mezzo giusto per trasportare lui e la sua carrozzina. Da lì l’idea di comperare quel furgone con pedana che gli avrebbe consentito di spostarsi.


“Non siamo un’associazione benefica almeno non ancora. Siamo un gruppo di amici che una sera a cena ha deciso di compiere un’impresa straordinaria- spiegano, raccontando di come lo scorso 28 settembre sono riusciti ad incassare il primo colpo- Riunire 400 persone in mezzo ad un campo per passare una giornata di festa e divertimento con unico scopo: aiutare una persona speciale che è stata meno fortunato di noi. Tutta la gente che quella domenica ha deciso stare con noi, oi nonostante il tempo incerto ed il freddo, possono tranquillamente definirsi eroi.  Quella domenica è stata la giornata degli eroi. In una società sempre più carente di valori, come l’amicizia e l’amore, il fatto che hanno deciso di partecipare onorandoci con la loro presenza ci riempie il cuore di gioia e di speranza e non possiamo che esservene grati. La vita è il bene più prezioso al mondo e in quella domenica, più che mai, l’abbiamo celebrata in tutto il suo splendore.”

Una grigliata che centra un primo obiettivo: 16mila euro. Ma agli amici di Matteo non bastava, anche se erano vicini a coprire il costo dell’acquisto del furgone. “Matteo aveva, ha, anche la necessità di cure ed assistenza continue- spiegano ancora i 5 amici- Così, si è vista l’opportunità di creare altre iniziative parallele per incrementare la raccolta”.

Parte quindi una campagna di raccolta soldi su una piattaforma internazionale di crowdfuning: “La Gofundme-continuano- Dove, a dispetto di ogni previsione, abbiamo avuto un successo inaspettato in pochi giorni”.  Ma non si fermano qua gli amici di Matteo.  Coinvolgono anche chi Matteo lo ha apprezzato come valido compagno di gioco, o avversario, in un campo da calcio. Stampano t-shirt, coinvolgono le squadre di calcio dilettantistico del vicentino e incassano un’ondata di solidarietà che a parole difficilmente è spiegabile.   “Grazie all’unione di queste tre iniziative, e alla pronta risposta delle persone che hanno partecipato attivamente, siamo riusciti a raccoglier in tutto la bellezza di circa 35mila euro- concludono- Soldi che sono stati destinati a Matteo, che ha utilizzato gran parte del ricavato per acquistare il furgone attrezzato”.

Un furgone che in casa Faresin è arrivato domenica 6 dicembre, fra i sorrisi celati dalle dovute mascherine anti Covid. Poi il brindisi dovuto, ma col cincin più forte rivolto al futuro di Matteo.

Paola Viero