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Breganze ‘cuore giallo’. Per Mia raccolti 2500 euro

Tutti insieme a Mia, per il terzo anno consecutivo. Da quando i ‘suoi angeli’ fanno cerchio attorno a lei, sensibilizzando quante più persone possibile. La serata contro la sindrome di Rett porta i suoi frutti ed il Gruppo Giovani di Maragnole consegna 2500 euro ai suoi genitori. “Così possiamo aiutare nostra figlia, con la speranza che un giorno la ricerca possa trovare la cura”.

Dal palco di Maragnole di Breganze mamma Elena e papà Wladi ringraziano commossi. Lo fanno rivolgendosi a tutte le persone che contribuiscono a far si ché, dove non arriva la sanità pubblica, siano tutti i percorsi riabilitativi privati, e a pagamento, ad aiutare la piccola Mia nei suoi progressi.
Come il metodo A.b.a. che, nel giro di poco meno di un anno, ha ‘riconsegnato’ alla piccola di casa Marini un metodo di comunicazione, ma non solo. Tante le attività che, portafoglio alla mano, fanno fare alla loro bambina. Attività che riescono comunque a mantenere proprio grazie anche alla solidarietà di chi, lo scorso 29 giugno, non è voluto mancare alla serata ‘Insieme per Mia’, permettendo di raccogliere i duemilacinquecento euro.


A distanza di tre anni, quando all’epoca Mia non camminava più, torna a fare le scale di casa. Le stesse che saliva e scendeva prima che la malattia decidesse di privarla anche dell’uso della parola. Lasciandole i soli suoi occhi azzurri come mezzo di interazione, rinchiudendola in una ‘gabbia’. “Che speriamo, un giorno, la ricerca riesca definitivamente a togliere- spiegano Elena e Wladi- Intanto noi non molliamo. Faremo tutto che potremmo per nostra figlia”.
E i frutti di tanto lavoro si fanno vedere. “E’ questo che non ci farà mai mollare” dichiara Federico Dalla Pria, presidente del Gruppo Giovani di Maragnole. Uomini e donne ‘artefici’ della grande ondata di solidarietà per Mia che, tre anni fa, le fu diagnosticata la sindrome di Rett. Una grave patologia neurologica, causata da una mutazione genetica, che compromette lo sviluppo neuronale e che colpisce prevalentemente soggetti di sesso femminile.

Da una costola del Gruppo Giovani sono nati gli ‘angeli di Mia’. Sempre loro che, una volta all’anno, organizzano la ‘serata per Mia’. Finalizzata non solo a raccogliere fondi per la famiglia Marini, “ma anche per sensibilizzare quanto più possibile- continua Federico- Portando quanta più maggiore informazione sulla sindrome di Rett appoggiandoci ad Airett, associazione nata da genitori come Elena e Wladi, che promuove e finanzia la ricerca per arrivare quanto prima ad una cura”.

Paola Viero