Due giorni l’apertura da parte della Procura berica del fascicolo d’inchiesta sull’ipotesi dei reati di associazione a delinquere e falso in bilancio, provvedimenti che mettono sotto la lente d’ingrandimento tra gli altri l’ex Presidente di BPVI Giovanni Zonin e l’ex dg Samuele Sorato, i piccoli risparmiatori e il nuovo direttivo di Banca Popolare si preparano alla cruciale assemblea degli azionisti di sabato. Previsti oltre 10mila soci e cento agenti per garantire l’ordine all’evento, snodo fondamentale per la trasformazione in Spa, quotazione in borsa della banca e aumento di capitale necessario per soddisfare i requisiti europei.
Nel contesto del turbine mediatico causato dai nuovi sviluppi delle indagini sul vecchio direttivo si gioca quindi il futuro dell’istituto di credito popolare, che sabato mattina tenterà di ottenere dai soci l’autorizzazione alla quotazione alla Borsa di Milano e all’aumento di capitale di 1,7 miliardi di euro. Passaggi non semplici, anche considerando la notevole svalutazione che subiranno le azioni. Il prezzo unitario di recesso per i soci è stato infatti fissato a 6,3 euro per azione, per una perdita di valore complessiva del 90% in dieci mesi. Nel mentre il nuovo direttivo ha giocato di anticipo scommettendo sull’adesione dei soci al piano proposto, depositando in Borsa la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni.
L’assemblea si svolgerà in un capannone di Gambellara a Vicenza, con artificieri, unità cinofile, metal detector ed oltre cento agenti di controllo. Anche la casa di Zonin è stata posta sotto protezione. Inoltre il Sole 24 Ore ha rivelato che nei giorni scorsi è arrivata in sede BPVI una lettera firmata da Danièle Nouy, Presidente del Consiglio di Vigilanza Europeo. Nella missiva viene posta come condizione imprescindibile per la quotazione in banca l’assenso dei soci, altrimenti verranno usati tutti gli strumenti a disposizione della Banca Centrale Europea per bloccare il processo di trasformazione, non escludendo nemmeno il commissariamento dell’istituto di credito. La lettera sarà esaminata sabato in assemblea, riunione che se non dovesse produrre il risultato voluto sarà riconvocata domenica mattina.
Federico Pozzer