di Federico Piazza
Ci vorranno almeno due anni per arrivare al progetto definitivo per l’invaso di Meda sul torrente Astico. Probabilmente anche di più. Questo è quanto trapela da indiscrezioni ufficiose in ambito regionale.
Ad oggi non sono infatti ancora state trovate le risorse finanziarie, circa due milioni di euro, necessarie per definire il progetto esecutivo. Di fatto i soldi devono arrivare dallo Stato. Una volta trovate le risorse, ci vorranno intorno ai dieci mesi per realizzare la gara pubblica con cui assegnare l’attività di progettazione e dodici mesi per definire il progetto esecutivo.
Inoltre, a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali di costruzione, cemento e acciaio in primis, realizzare il bacino di laminazione da sette milioni di metri cubi di acqua alla fine potrebbe costare molto di più rispetto al budget di 45 milioni di euro indicato nel progetto di fattibilità tecnico-economica approvato a marzo 2022 dalla Giunta Regionale del Veneto (DDR n. 78 del 10/03/2022). A cui si aggiunge il budget per le opere di infiltrazione nel sottosuolo dell’acqua raccolta per la ricarica della falda freatica, che portava la quantificazione complessiva del costo dell’opera ad 80 milioni di euro.
Il presidente del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, ovviamente non commenta voci ufficiose. Ma si dice comunque fiducioso che, vista la necessità e l’ambiziosità dell’opera in chiave sia di mitigazione del rischio inondazioni sia di ricarica della falda per i periodi di siccità, verrà data la dovuta priorità al progetto secondo le decisioni prese.