Sta facendo il giro del web la notizia pubblicata dal noto giornale ‘L’Espresso’, che parla di una visita tutta siciliana con tanto di autista e fronzoli vari, del noto banchiere desaparecidos Gianni Zonin? L’ex boss della Banca Popolare di Vicenza sembrava fosse all’estero, ma a quanto pare, la sua discesa sicula non è sfuggita a chi lo ha visto quando è stato ricevuto da Adriano Cauduro, direttore generale Di Banca Nuova con sede centrale a Palermo. Indagato per aggiotaggio e ostacolo alla Vigilanza, riporta l’Espresso, di recente ha pensato bene di farsi vedere a Palermo, nella sede di Banca Nuova, controllata dalla Popolare di Vicenza.
Dopo un lungo colloquio, durato almeno un paio di ore, riporta L’Espresso, l’inatteso ospite, raccontano alcuni testimoni, è stato prelevato da un’auto blu con autista. «Una vettura aziendale», sostengono fonti interne alla banca. Un pacchetto tutto compreso, quindi: incontro al vertice e passaggio in macchina per l’ex padre padrone della banca travolta da 6 miliardi di perdite.
E se in Veneto esiste un esercito di azionisti che ce l’hanno a morte con il banchiere dal fare spocchioso, in Sicilia la situazione non è migliore. Su un totale di circa 116 mila azionisti, si legge sull’Espresso, sono circa 7 mila i risparmiatori isolani, che hanno visto andare in fumo il loro investimento in azioni Popolare Vicenza e di questi almeno 300 lavorano a Banca Nuova. Come dire che quasi la metà dei 700 dipendenti hanno perso denaro, a volte tutti i risparmi, nel gran falò dell’istituto vicentino. Logico allora che l’improvvisa apparizione a Palermo dell’ex presidente sia stata accolta con una certa sorpresa. Così come il lungo colloquio con il direttore generale.
La presenza di Banca Nuova in Sicilia è capillare. Istituti bancari legati alla Bpvi sono presenti anche nei più piccoli paesi dell’entroterra della Trinacria.
In terra di Sicilia, Zonin possiede una grande tenuta vinicola vicino Caltanissetta. Cauduro, uomo di fiducia di Zonin, anche lui di origini venete, è approdato a Banca Nuova nel gennaio scorso dopo una carriera di 15 anni interna alla Popolare di Vicenza fino all’incarico di vicedirettore generale raggiunto nel 2011. Quattro anni dopo, quando l’istituto veneto cominciò a franare, Cauduro fu l’unico dei quattro top manager di vertice a conservare la poltrona. – si legge su L’Espresso – Perse invece il posto il consigliere delegato Samuele Sorato insieme agli altri due vice direttori generali Emanuele Giustini e Andrea Piazzetta, tutti indagati insieme a Zonin nell’inchiesta della procura di Vicenza sulla catastrofica gestione della banca. (fonte L’Espresso)