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Zaia anticipa la zona gialla con ordinanza. Il picco è previsto verso Capodanno

Secondo il modello previsionale, i contagi in Veneto continueranno a crescere almeno per altre due settimane. “Siamo nel periodo cruciale, se siamo fortunati il picco lo passiamo tra fine dicembre e la prima settimana di gennaio”, afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera. Il 17 dicembre 2020, quindi esattamente un anno fa, si è toccata la punta massima dell’ondata dell’inverno scorso, ricorda poi Zaia, evidenziando che quest’anno le cose sono diverse, in primo luogo perché i vaccini hanno ridotto i ricoveri di due terzi, e poi perché l’ondata arriva non da ovest ma da est. “Oggi Verona è il territorio messo meglio, vi ricordate che in passato era la provincia con più casi… Ma questa volta l’infezione è arrivata da est, ha raggiunto prima il Friuli Venezia Giulia che è in zona gialla già da qualche settimana e ora la perturbazione è qui”, conclude Zia.

Anche se la zona gialla scatterà lunedì, l’obbligo di mascherina all’aperto entrerà in vigore già domani in Veneto. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha infatti pronta un’ordinanza che rimarrà in vigore fino al 16 gennaio e anticipa la zona gialla, intensifica lo screening del personale di ospedali e strutture sociosanitarie, introduce regole più severe per gli ospiti delle case di riposo e dà una serie di indicazioni sui comportamenti da tenere in generale, specie in vista delle festività. Per quanto riguarda lo screening del personale sanitario e sociosanitario, l’ordinanza prevede che i tamponi siano svolti non più ogni 10 giorni, come avvenuto finora, ma ogni 4 giorni. Ai degenti degli ospedali sarà fatto un test all’ingresso e poi un test ogni quattro giorni, a prescindere dallo stato vaccinale. I tamponi per gli ospiti delle case di riposo rimangono invece ogni 10 giorni, ma gli ospiti potranno ricevere un solo visitatore alla volta, non potranno uscire per le visite in famiglia se non su decisione delle singole case di riposo e, se dovessero uscire per un qualsiasi motivo, al rientro dovranno fare tampone, quarantena di sette giorni e poi un altro tampone. Inoltre, i visitatori sotto i 12 anni non saranno ammessi alle strutture residenziali.

Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati individuati ben 5.577 nuovi positivi al Covid, anche se in realtà il dato è falsato perché sono stati caricati anche positivi trovati nei giorni scorsi e rimasti indietro. I soggetti attualmente positivi sono 57.038, ovvero “il 10% dei positivi registrati in Veneto da inizio pandemia”. I ricoverati sono 1.254, di cui 1.090 in area non critica (+19 su ieri) e 164 in terapia intensiva (+5). 10 i decessi registrati. “La circolazione del virus è importante”, conclude Zaia