I detrattori, in vero solo nelle prime settimane dopo l’annuncio della sua candidatura a sindaco, parlavano di lui come di un’ombra lunga del suo predecessore Ruggero Gonzo: altri lo avevano definito come un giovane volenteroso ma con discutibili capacità amministrative. Invece Enrico De Peron, 34enne primo cittadino di Villaverla, ha davvero sorpreso tutti e sin dalla campagna elettorale del giugno scorso ha sfoderato quell’attitudine decisionista e quella grinta quasi insospettabile che gli sono valse la vittoria conquistata con un buon 59% dei consensi. Una persona garbata ma con le idee chiare, molto presente nella vita della comunità di cui è rappresentante ormai da poco più di tre mesi.
Primi 100 giorni da Sindaco: manteniamo la promessa di venirla a trovare per capire come sta andando.
Sicuramente un periodo molto intenso. Come avevo annunciato, ho ridotto a due giorni il mio impegno di insegnante a scuola: sono in Municipio ogni mattina e nei giorni di impegno lavorativo, sono presente il pomeriggio sino a sera. La presenza del Sindaco è fondamentale per la massima operatività dell’ente anche se confesso di aver trovato una macchina che funziona con personale molto preparato e competente: collaboriamo con grande sinergia e sono certo che questo porterà a grandi risultati.
Andiamo sul difficile: quelle critiche sulla presenza un po’ ingombrante dell’ex sindaco Gonzo l’avevano un po’ offesa. Ora sente che intorno a lei c’è una maggiore credibilità e soprattutto cosa vuole dire a chi temeva sarebbe stata una mera prosecuzione del passato?
Tra me e Ruggero c’è anzitutto un grande rispetto reciproco. Ci siamo da subito allineati al nuovo ruolo: lui ha una vastissima esperienza amministrativa e sarebbe poco saggio non attingere, ma ora il sindaco sono io e penso sia evidente nei fatti che so camminare con le mie gambe.
Lavoriamo molto anzitutto per portare a casa risorse: questo è cruciale per un cambio di passo. Siamo in pista per due bandi distinti per la salvaguardia statica di Villa Ghellini che per noi dovrà essere sempre più fulcro di attività culturali ed eventi, ma ci sono anche 200mila euro per l’efficientamento energetico delle scuole. Stiamo lavorando anche per la riqualificazione urbana di Piazza del Popolo, all’ammodernamento delle linee elettriche che passeranno, anche se in più stralci, alla tecnologia led. Poi gli obiettivi più ambiziosi, ma per me imprescindibili: la sistemazione degli impianti sportivi di Via Stadio e la manutenzione straordinaria di tutte le strutture scolastiche dove non escludo il coinvolgimento anche di soggetti privati che già hanno palesato una certa sensibilità e vogliono dare un contributo a Villaverla. E poi non dimentichiamo il gran lavoro fatto dai nostri uffici: gli accertamenti IMU e TARI hanno consentito un recupero di oltre 180mila euro che penso possano essere in parte destinati anche alla questione sociale. Interventi magari meno visibili delle grandi opere, ma non per questo meno importanti.
Mi dica una cosa: è riuscito a spiazzare tutti anche col suo fare ‘civico’ che l’ha portata persino ad andare da Michelusi nei giorni subito precedenti al ballottaggio. E pensare che l’avevano etichettata come un sindaco di destra…
Sono semplicemente un sindaco e penso che il valore di un buon rapporto vada oltre gli schemi della politica. Da Michelusi ci sono andato perchè invitato e serenamente ci ritornerei perchè Thiene è un comune limitrofo che storicamente rappresenta una realtà con cui i legami sono stretti: penso che questo sia fondamentale, coi colleghi mi confronto spesso e volentieri e certo non mi curo del loro orientamento politico nè sento il bisogno di mettere in piazza il mio. Sono qui per amministrare e per farlo bene credo che la sinergia tra amministratori sia fondamentale: la politica lasciamola ai politici.
Direi buoni: l’animosità della campagna elettorale è passata e nell’ultimo consiglio ho molto apprezzato il loro voto favorevole alla variazione di bilancio. Capisco che il ruolo della minoranza sia piuttosto relegato a piccoli spazi di manovra e per questo ho grande rispetto: sono disponibile al confronto e anche a raccogliere suggerimenti. Certo, abbiamo un perimetro che è quello del nostro programma sul quale abbiamo ottenuto un mandato: ma la mano rimane tesa.
Chiudiamo con una nota di colore. Non è passato inosservato qualche apprezzamento sul suo aspetto fisico a mezzo social, cosa ne pensa?
Li ho trovati quantomeno strani – sorride un po’ arrossendo – e ho tentato di filtrarli affinchè mia moglie non li vedesse. Preferisco di gran lunga i complimenti per il mio operare: per il resto ringrazio, ma non sono più sul mercato.
Marco Zorzi