Se qualcuno immagina i profughi alloggiati in hotel a 4 stelle con iphone e tv in camera si sbaglia di grosso se sta pensando agli immigrati accolti dal luglio scorso a Valli del Pasubio, nell’ex Colonia di Pian delle Fugazze. Sporcizia, degrado, freddo che di notte diventa gelo.
51 immigrati trattati senza dignità da chi percepisce circa 50mila euro mensili e sicuramente, potrebbe fare di più. Un pugno di riso da cucinare su un fornello, sul quale un solo fuoco funziona. E ancora, pare che mentre è attestato che quella struttura reperita dal Comune di Schio, in alcuni periodi, il numero sia arrivato a 70 con gli immigrati costretti a dormire accatastati su brande dove riposano in 3 e per fronteggiare il freddo, ci sono coperte troppo leggere. La situazione registrata dal gruppo Tessiamo Schio capeggiata dal consigliere di minoranza Carlo Cunegato, che ha realizzato anche un reportage fotografico, rasenta la disumanità, quando si pensa che all’inizio dell’accoglienza sono stati distribuiti piatti e posate di plastica mai ricambiati. Una pioggia di denaro sta entrando nelle tasche delle cooperative che hanno in gestione i profughi. Ma la rabbia è tanta quando qualcuno si accorge che quei soldi in uscita da altre tasche in nome di un fenomeno epocale che sta dividendo il mondo, non sono spesi per garantire un soggiorno dignitoso, ma per arricchirsi sulla pelle dei più deboli.
‘Quando li hanno visti, e hanno visto le condizioni in cui stanno vivendo, non ci hanno quasi creduto i consiglieri del gruppo di minoranza ‘Tessiamo Schio’ e altri della compagine scledense del Pd. Volevano vedere con i propri occhi come passavano le giornate i 51 profughi che alloggiano nella Colonia alpina al Pian delle Fugazze – Avevamo appuntamento con un operatore della cooperativa – ha raccontato Cunegato – ma quando siamo arrivati a Valli ci siamo accorti che ci avevano dato ‘buca’ e siamo dovuti entrare in relazione direttamente con i profughi. Ma non c’è stata difficoltà, e inizialmente ci hanno detto che lì si trovavano bene’.
‘Poi, l’amarezza di constatare come a quei veneti che li considerano ‘fratelli’ non restava nemmeno l’orgoglio di avergli donato un soggiorno decente, in attesa di quel che sarà il loro destino. ‘E’ stato un pugno nello stomaco – hanno ammesso i consiglieri – vedere il modo in cui vengono trattati, che non rispetta alcuna dignità’.
Della grave situazione appresa e che non può non essere denunciata, era già al corrente il sindaco di Schio Valter Orsi, che nelle scorse settimane, ha fatto presente al Prefetto Soldà la ‘malgestione’ da parte della cooperativa, che ha in carico i profughi di Pian delle Fugazze e Monte di Malo. ‘ Sono stato nell’ex colonia diverse volte – ha raccontato il primo cittadino scledense – ci sono andato con l’assessore Marigo al Sociale, con il mio gruppo con cui abbiamo portato decine di borsoni di indumenti prevedendo il freddo e anche con la Polizia Locale. Ho denunciato la grave situazione al Prefetto perchè prenda provvedimenti. Ricordo che per l’emergenza profughi, la gestione dei migranti è responsabilità di prefettura e cooperativa. Stiamo parlando di persone, di esseri umani e non di scarpe vecchie’.
Ieri sera, le foto che giravano sui social network e che rimbalzavano da una bacheca facebook all’altra, sono arrivate anche sotto gli occhi di Alex Cioni, che, a capo del gruppo ‘Prima noi’, conferma il proprio ‘no’ all’immigrazione, ma resta inorridito da un giro d’affari gestito da cooperative che poi non garantiscono il minimo di umanità a chi con tutti quei denari non può fare vivere gli immigrati in quelle condizioni di inciviltà. ‘Il business di Mafia Capitale ci avrebbe dovuto insegnare qualcosa, che oggi troviamo a due passi da noi. E’ inconcepibile quanto sta venendo fuori da Pian delle Fugazze. Ero stato lì con il gruppo ‘Prima Noi’ ai primi di agosto ed ho incontrato ragazzi che ci hanno raccontato la loro storia. Erano affamati e non capisco proprio come sia possibile che questo accada date le somme che intascano coloro i quali sono persino latitanti dalle stesse strutture d’accoglienza’.
Quello che accade a Pian delle Fugazze è qualcosa che dovrebbe fare inorridire chiunque, a prescindere dal ‘credo politico’.
Il riscaldamento non funziona, lo scarico della doccia è intasato. L’altra sera, un ragazzo era steso sul letto da 5 giorni, ammalato, ma nessuno della cooperativa ha dato indicazioni su che medico chiamare. ‘Lo lasciano lì, sperando guarisca da solo – incalza Cunegato – Non sono previsti medicinali di nessun tipo nemmeno per gli altri che soffrono di normali patologie come mal di denti o mal di schiena.
‘Vogliamo una rendicontazione delle spese e chiederemo che i soldi, che evidentemente non sono stati spesi, vengano restituiti allo Stato e soprattutto chiediamo al sindaco e all’assessore al sociale Cristina Marigo, finora muta e inesistente, che diano conto di questo fallimento totale nella gestione dell’accoglienza’.
Natalia Bandiera
Marta Boriero