Punta in alto il piccolo comune ai piedi del Pasubio, che nell’anno d’inizio del Centenario richiama l’attenzione dei media nazionali.
Nell’ambito delle attività celebrative per ricordare l’inizio della Grande Guerra non è passata inosservata la proposta culturale offerta dal comune di Valli del Pasubio, che dal 19 al 21 luglio scorso attraverso l’arte ha portato all’attenzione dell’Italia tutto il suo peso e valore storico, organizzando una tre giorni di eventi di alto livello. Per quell’appuntamento sono stati realizzati due filmati inseriti nei palinsesti della RAI, un docufilm riguardante il Pasubio e un servizio della rubrica del TG2 “Si viaggiare”, che domani sarà proposto in prima serata.
Il docufilm, dal titolo “La linea del Pasubio”, è stato realizzato dal regista Matteo Raffaelli in collaborazione con Michele Pellegrini, in seno al progetto artistico “Via Pasubio”, curato dall’artista Marco Nereo Rotelli. Le riprese si snodano lungo la catena del Pasubio, raccontando luoghi e fatti attraverso la sapiente narrazione del Tenente Colonnello Giuseppe Magrin, noto storico ed alpinista della zona,e dando voce ai pensieri dei soldati che dal fronte scrivevano a casa grazie alla magistrale interpretazione di Peppe Servillo, cantante, attore, compositore e sceneggiatore. Il docufilm, in attesa delle prossime proiezioni, è stato messo in onda lo scorso giovedì al TG2.
Sempre sul secondo canale dell’emittente nazionale domenica 2 agosto alle 20.30 Valli del Pasubio sarà il soggetto della rubrica “Si viaggiare”, tradizionale appendice del Tele Giornale serale. Per due giorni infatti le telecamere RAI hanno scandagliato le trincee e i sentieri del Monte Pasubio, scortate nel lavoro da Armando Cunegato, Sindaco di Valli, dettosi “estremamente contento per il risalto nazionale che siamo riusciti a dare al nostro Comune e al Monte Pasubio, mai sufficientemente valorizzato nonostante il suo enorme peso storico”.
Federico Pozzer