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Valli. Assalto al ponte tibetano. Oltre mille presenze al giorno

E’ un successo che va ben oltre le aspettative quello che vede come protagonista il Ponte Avis, orgoglio di Valli del Pasubio.

Il ponte a quattro corde d’acciaio, noto anche come ponte tibetano, che ha  di fatto riaperto l’anello che unisce Campogrosso all’ossario del Pasubio, è stato letteralmente preso d’assalto, sole, pioggia, neve o vento che ci sia, giorno o notte fa poca differenza.

“Una media di mille visitatori al giorno”, confermano felici dall’amministrazione comunale.

Una soddisfazione per chi lo ha voluto per ‘riaccendere’ il turismo locale, popolando di visitatori un angolo di Alto Vicentino, troppo poco ‘battuto’ nonostante l’importanza storica che rappresenta.

Ed è stato proprio in occasione del centenario della Grande Guerra che il ponte tibetano, che da anni era solo un progetto, ha visto
effettivamente la luce. Realizzato sopra la Strada del Re a Valli del Pasubio, interrotta a causa di una frana, oggi permette a migliaia di turisti di camminare per 105 metri sospesi nel vuoto, a un’altezza di 35 metri, sopra la Val Leogra.

E se si pensa che nei primi giorni di apertura era praticamente impossibile trovare parcheggi e rifugi e locali della zona si trovavano ad esaurire pietanze e bevande per le troppe richieste, si capisce che il ponte ha ottenuto il suo scopo turistico.

Anna Bianchini