Se è pur assodato che il potere logora chi non ce l’ha, questo, se mai lo è stato, non è più il caso di Alberto Toldo, che dopo la mancata elezione numero 3 a sindaco di Valdastico, passati i primi mesi di comprensibile scoramento, ha lasciato di buon grado la patata bollente amministrativa al suo successore e ha deciso di recuperare la spiritualità che mancava nella vita politica comunale percorrendo a piedi 1.100 chilometri per raggiungere Santiago de Compostela.
In un viaggio lungo 33 giorni presentato semplicemente come ‘Il mio cammino’, l’ex sindaco ha tenuto aggiornati i suoi amici del web a colpi di post quotidiani su facebook sulle tappe conquistate con tanto di percorso, chilometri macinati e tempi di percorrenza, nonché piccoli aneddoti di incontri e foto dei paesaggi.
‘Dopo settimane di preparazione – aveva scritto Toldo il 12 giugno – parto domani verso il cammino di Santiago. Qui comunicherò con i miei amici. Un ricordo e un pensiero a ciascuno’. E gli incitamenti quotidiani degli amici più intimi non sono mai mancati.
Spirito ed entusiasmo sono grandi, fa sapere più di una volta via web Toldo, e lo dimostra senza dubbio quando dichiara, a sorpresa, dopo oltre 775 chilometri percorsi, che depositerà alla Cruz de Hierro, come da tradizione, una pietra ‘proporzionata ai peccati dai quali ci si vuol liberare attraverso il sacrificio’.
‘Fotografo solo ora – scrive toldo il 6 luglio – la mia pietra di 2,5 kg che mi accompagna dentro lo zaino sin da Valdastico e poi da Lourdes. Ovviamente nello scegliere la pietra ho pensato al passato con cui fare i miei conti ma anche alle tante cose che la politica locale a sproposito ti addebita. Eccone spiegato il peso. Lascio qui oltre un quarto del peso del mio zaino. Un abbraccio agli amici veri’.
Tra splendidi paesaggi e boschi di eucalipto la tappa finale è prossima. L’arrivo a Santiago di un inedito Alberto Toldo, con barba lunga e visibilmente dimagrito, è previsto per giovedì 16 luglio.
Marta Boriero