E’ un addio come se ne sono visti pochi a Valdastico, quello dei cittadini che hanno accompagnato le esequie di Gian Carlo Fontana, medico di famiglia del paese e a Casotto di Pedemonte, nonché figura centrale nella casa di riposo di Pedemonte, scomparso prematuramente per un malore all’età di 62 anni.
Migliaia di persone tra amici, pazienti, colleghi ed amministratori attuali e passati dei comuni della vallata hanno voluto salutare quello che a detta di tutti era un dottore attento e scrupoloso, sempre disponibile per tutti, ma soprattutto un uomo solare, che nessuno a memoria si ricorda di aver visto arrabbiato o con la giornata storta.
Nato a Ginevra, parlava perfettamente il francese, ed in giovane età aveva esercitato la sua professione anche come volontario in Africa. Avrebbe potuto raccontare una storia lunga quasi trent’anni, tanto è il tempo trascorso a curare i suoi pazienti, per i quali lui era semplicemente ‘el dotor’, medico ‘vecchio stampo’ che esercitava la professione come una missione, alla quale dedicarsi in ogni momento della giornata. La stima dei pazienti se la guadagnò anche per quel grande intuito che aveva, a detta di tutti, nella diagnosi delle malattie.
Amici e colleghi lo ricordato invece come un uomo solare, generoso, con una dedizione unica alla professione, sempre pronto alla battuta e allo scherzo, anche con i pazienti. ‘Spesso lo accusavamo bonariamente – ha raccontato una collega – di essere veramente troppo disponibile. I pazienti lo chiamavano anche alla domenica, o di notte, anche per cose di poco conto. Lui rispondeva sempre, con grande semplicità: ‘E’ nella mia natura, che posso farci?’ Era fatto così, e lo accettava con grande serenità. Non credo sia un caso che proprio durante la cerimonia funebre la lettura del Vangelo riportasse un passo relativo a quelle personalità generose che donano senza chiedere nulla in cambio. Lui era proprio questo’.
Ma. Bo.