Vecchie e giovani generazioni a confronto attorno all’affascinante mondo caseario :con lo storico casaro che spiega ai piccoli l’arte di un prodotto che si trova sulle tavole di ogni giorno e che fa tanto bene, specie se è di qualità. Ieri mattina, una comitiva di bambini delle scuole elementari di Pedemonte ha fatto visita agli stabilimenti della Guglielmi Claudio Srl, azienda specializzata nella stagionatura di formaggi per conto terzi e con sede a Valdastico. E’ stato Claudio Guglielmi in persona, titolare della ditta nonché Sindaco del Comune, a condurre la mattinata, mostrando in un primo momento ai ragazzi il processo di formazione del formaggio con l’ausilio di un rinomato mastro casaro, per poi condurre i giovani attraverso gli stabilimenti, spiegando le varie fasi di lavorazione del latticino.
La visita è iniziata all’aperto, fuori dalla fabbrica. Lo scenario era quasi fiabesco, con il sorriso entusiasta dei bambini e con una cornice mozzafiato: cielo azzurro, sole caldo e prato verdi. I ragazzini hanno potuto assistere al processo di formazione della caciotta, che è stato sapientemente svolto e illustrato da cima a fondo da Gimo Cunico, 82enne mastro casaro di fama internazionale ancora in attività. Per ogni bambino è stata prodotta una formella di formaggio, che gli verrà recapitata oggi in classe.
In seguito Guglielmi ha introdotto i ragazzi all’interno dei capannoni, mostrando le innumerevoli scaffalature ricolme di forme di formaggio ordinatamente impilate. “Qui avviene l’introduzione dei formaggi dai camion dei fornitori, che noi stagioniamo e puliamo – ha spiegato – con i nostri addetti che giornalmente girano e spazzolano le forme per togliere l’acaro del formaggio. Ne muoviamo 4-5.000 al giorno – ha proseguito – e ne abbiamo ferme in stagionatura circa 400.000, provenienti da Italia, Austria, Germania, Lituania. Il tutto diviso tra questo gli altri due stabilimenti del mio gruppo”.
La visita è proseguita in un altro ambiente, dedicato ai formaggi più grandi. “Qui ci sono le forme meno delicate. Pesano 40 chili e sono pulite da una particolare macchina automatica per via del loro peso – ha sottolineato Guglielmi – e dato che sono meno delicate delle altre la temperatura è più alta per effettuare il processo di termizzatura, che brucia molti batteri”.
Dopo una pausa nella cantina, dove la trentina di studenti proveniente dall’istituto “Silvio Pellico” di Pedemonte ha potuto gustare una merenda a base di formaggi e affettati, la comitiva si è mossa all’esterno, incontrando una squadra di sei cuccioli di Gran San Bernardo allevati da Guglielmi, che ha infine mostrato il sistema antincendio dell’azienda con le quattro vasche riempite con l’acqua dell’Astico, “messe a disposizione degli elicotteri della Forestale in caso di incendio” come puntualizzato dal titolare.
“Sono molto contento di questa visita, perché le nuove generazioni devono imparare tante cose. Oggi gli abbiamo mostrato una grande potenzialità del loro territorio, spesso sottovalutato – ha concluso Guglielmi – anche perchè la mia azienda è sempre aperta ad ospitare chiunque, quindi ben vengano soprattutto i giovani”.
Federico Pozzer