Costruiscono una casetta tra gli alberi nel bosco del Gorgo e a Valdastico è subito caccia ai ‘nuovi barbari’.
Alcuni abitanti di San Pietro Valdastico non hanno digerito il taglio di numerose piantine e lo ‘scempio del bosco’ di chi, forse con troppa leggerezza, ha eretto una vera e propria casetta di legno nel bosco incontaminato del Gorgo, al confine tra Casotto di Pedemonte e San Pietro Valdastico, zona che fino a prima della Grande guerra faceva da spartiacque tra Italia e Austria.
‘Due o tre volte l’anno – hanno raccontato gli abitanti che si sono imbattuti nella costruzione – cerchiamo di tenere pulita tutta questa zona, per far sì che tutte le persone che vengono in visita la possano apprezzare e valorizzare. Purtroppo dei vandali hanno fatto dei disastri, ed hanno messo perfino un cartello con i loro indirizzi facebook. Ma la questione è già approdata all’ufficio tecnico di Valdastico, dove valuteranno come procedere. Sono perdonabili se ragazzini – hanno concluso – ma se sono i loro padri non ci sono parole’.
I giovani vicentini autori della costruzione, contattati grazie all’indirizzo facebook lasciato sul posto, non ci stanno a farsi dare dei vandali, e oltre che stupiti per il polverone suscitato sono molto amareggiati per la reazione degli abitanti.
‘Volevamo semplicemente costruire una casetta tra la natura – ha detto uno degli autori della costruzione, conosciuto col nome di Achille Bullet – e non l’abbiamo fatto per rovinare né l’ambiente né per disturbare qualcuno. Molte persone che sono passate da quelle parti ci hanno fatto i complimenti, e altri ci hanno detto dove tagliare. Onestamente non pensavamo ci fosse un proprietario, abbiamo costruito anche un’altalena per i bambini. Per questo abbiamo scritto il cartello con i nostri indirizzi facebook’.
‘Siamo due ragazzi giovani – hanno continuato gli autori della casetta – e appassionati di costruzione, e avendo visto quel bel posto abbiamo pensato di fare qualcosa di carino da poter usufruire magari per una grigliata o un campeggio, ma non è mai stata nostra intenzione danneggiare nulla. Abbiamo incrociato molti taglialegna, che hanno tagliato molti più alberi di noi, e pure loro ci hanno detto bravi… Se da subito ci avessero detto francamente che stavamo facendo danni e che dovevamo smettere noi ci saremmo fermati molto prima, anche perché abbiamo speso non pochi soldi e tempo per quella casetta. Noi siamo persone civili, e speriamo che qualcuno ci parli faccia a faccia. Speriamo di non doverla distruggere, c’è tutto il nostro cuore in quella casetta’.
Marta Boriero