Si terrà è aperta il 10 e si concluderà il 16 ottobre la settimana dedicata alla Salute Mentale.
Oggi, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna propone il tema della Salute Mentale al Femminile invitando gli ospedali ad “aprire le porte” per sensibilizzare le persone sull’importanza di favorire l’accesso alle cure, superando i pregiudizi e le paure sui disturbi mentali, ancora oggi gravati da una forte stigmatizzazione. L’iniziativa si svolge con il patrocinio della Società Italiana di Psichiatria.
Lo slogan della giornata è “Non c’è salute senza salute mentale”.
L’Ulss4 Alto Vicentino “apre le porte” affiggendo nelle proprie strutture poster dedicate al tema della Salute Mentale e realizzando una iniziativa sia rivolta al personale dell’Azienda e sia, soprattutto, alla cittadinanza, femminile e maschile, che è invitata a partecipare, presso il Centro Sanitario Polifunzionale (ex Ospedale) Boldrini di Thiene.
Alle 17.15, dopo una breve presentazione a cura dei Medici del Dipartimento di Salute Mentale, verrà proiettato il film: “La pazza gioia” del regista Paolo Virzì e che vede come attrici principali Micaela Ramazzotti e Valeria Bruna Tedeschi. Circa due ore di film a cui seguirà infine un dibattito e un commento articolato sul tema.
Il Direttore del Dipartimento Salute Mentale, Mario De Benedetti, esplicita i motivi dell’iniziativa di promozione e sensibilizzazione della popolazione.
“Tutte le ricerche documentano che la salute mentale è un aspetto centrale nella vita delle persone. Nel corso della propria vita una persona ogni quattro presenta problemi importanti di salute mentale. E’ il Medico di base che in grande maggioranza tratta i disturbi mentali e solo per una piccola parte delle persone con disagio mentale è necessario l’invio ai Servizi Specialistici.
I dati
In seno alla Ulss4 le persone adulte trattate nel 2015 dai Servizi del Dipartimento di Salute Mentale sono circa tremila, cioè venti ogni mille adulti. La richiesta di trattamento di persone nei servizi del Dipartimento di Salute Mentale è cresciuta nell’ultimo decennio. Le donne trattate sono circa il 60% del totale.
Nell’adolescenza la frequenza dei disturbi d’ansia e depressivi è maggiore nelle ragazze; anoressia e bulimia nelle femmine sono pari ad oltre il 90% del totale. Nella fascia d’età 15-44 le donne soffrono di depressione più frequentemente e in modo più continuativo degli uomini. Nella vecchiaia le donne sono significativamente più colpite da depressione e demenze rispetto agli uomini. Le donne cercano aiuto medico, psichiatrico e psicologico in misura maggiore rispetto agli uomini e risultano essere consumatrici maggiori di psicofarmaci. Le donne e i bambini sono generalmente più esposti a eventi stressanti (guerra, conflitti sociali e povertà). Nel corso della vita una donna su cinque è vittima di stupro o tentativo di stupro. Il doppio carico di lavoro (familiare ed extra familiare) è assai più frequente, intenso e prolungato per le donne. A tutto ciò si deve aggiungere il compito di assistere familiari bisognosi che grava prevalentemente sulle donne”.
L’iniziativa di quest’anno vuole sia alimentare la diffusione di una cultura della promozione della salute mentale e sia valorizzare la partecipazione del cittadino nei processi sanitari che lo riguardano.
Il cittadino deve cioè essere il primo attore delle scelte sulla sua salute e questo evento offre uno stimolo per sostenere la sua autonomia, il potere, la competenza e la responsabilità sia a livello individuali e sia nelle forme di gruppo, come avviene ad esempio nell’area dell’auto mutuo aiuto, gruppi e reti locali dell’Alto Vicentino dedicato a quest’area che sono stati coinvolti nell’iniziativa.