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Ulss 4. L’augurio di Daniela Carraro per le donne: “Deve essere l’8 marzo tutti i giorni”

“Per le donne l’8 marzo deve essere ogni giorno”. Questo è l’auspicio di Ulss 4 Alto Vicentino, che con i suoi 3 bollini rosa ricevuti per il biennio 2014-2015, vuole fare il miglior augurio possibile al genere femminile.

‘Concretezza, non retorica’, è il succo di ciò che Daniela Carraro, direttore generale dell’azienda sanitaria, vuole esprimere per tutte le donne.

Oggi, 8 marzo 2015, tutti parlano di donne, di violenza e disuguaglianza, di opportunità mancate e di traguardi da raggiungere. È importante certo, ma non è il modo giusto. È una battaglia di rispetto che va combattuta ogni giorno, con fatti concreti e non solo in una data fissa. Il Corriere riportava qualche giorno fa come, a parità di lavoro o di impegno, alle donne venga riconosciuto meno della metà del denaro che va ad un uomo. E ogni giorno i femminicidi, gli episodi brutali, le umiliazioni affollano i media. Ma, sbagliando, li leggiamo in modo individuale, non cogliendo la gravità complessiva (e inaccettabile per un Paese come il nostro) di una condizione diversa, diventata quasi consuetudine.

L’Ulss4 Alto Vicentino evita i festeggiamenti di un giorno, ma si adopera perché ogni giorno dell’anno sia l’8 marzo, perché tutti, donne comprese, trovino reparti ospedalieri e servizi territoriali integrati per dare concretamente un valido aiuto. Prova ne sia che l’Azienda ha ricevuto tre bollini rosa per il biennio 2014/2015 dall’Osservatorio nazionale sulla salute della Donna per i servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura, ponendo la donna al centro della cura.

Concretezza, non retorica, dicevo lo scorso anno in occasione dell’avvio dell’ambulatorio per l’assistenza alla maternità nella Medicina di Gruppo Integrata di Malo, che ha coinvolto tutti i Medici di Famiglia di Malo, Monte di Malo e San Vito di Leguzzano, l’Ostetrica, i Direttori, i Dirigenti e gli operatori del Consultorio Familiare di Schio e del reparto di Ostetricia e Ginecologia ospedaliero.

Il bilancio del primo anno di attività è lusinghiero: settantotto donne sono state prese in carico dall’Ostetrica su centoventisei nati vivi, di cui quaranta sono state le donne con gravidanza fisiologica; trentatre le donne seguite dopo il parto, di cui sedici seguite in gravidanza. Tutti i Medici di Famiglia hanno partecipato al percorso, sensibilizzando le donne, inviandole dall’ostetrica e prendendole successivamente in carico. 

Concretezza, non retorica, in occasione dell’avvio dell’attività del “Codice Rosa” (protocollo per donne che hanno subito qualsiasi forma di violenza e che si rivolgono al Pronto Soccorso).

Il resoconto dell’attività dell’anno 2014 conferma la necessità di assistere tutte le persone vittime di violenza in maniera dedicata e adeguata. Tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2014 sono novantatre i casi rilevati nel Pronto Soccorso, di cui uno di sesso maschile. Nel 49% dei casi le vittime si sono rivolte autonomamente al Pronto Soccorso, il 24% è stato inviato dalle Forze dell’Ordine (soprattutto dai Carabinieri), il 5% si era prima rivolto ad altre figure sanitarie (Guardia Medica, Consultorio Familiare, 118), solo tre le persone accompagnate da un amico/a e una da un familiare. La maggioranza delle donne vittime di violenza ha un’età compresa tra i 18 e i 39 anni. Il 48% delle donne si è presentato come coniugato o convivente, il 12% divorziato o separato. Nel 39% dei casi, il maltrattatore è il marito; per il 13% è uno o più familiari, nel 15% dei casi è rappresentato da vicini di casa, amici o conoscenti. Il 66% delle donne vittime di violenza è italiana.

Il Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera, diretto da Emilia Laugelli, ha preso in carico i casi più gravi, quelli con violenze fisiche pesanti, che hanno richiesto a volte anche 20 giorni di prognosi e che riguardavano persone che non avevano una rete sociale o familiare di appoggio e che hanno accettato di essere prese in carico.

Solo due resoconti di attività continua e costante fra le molte che ogni giorno l’Ulss4 garantisce ai cittadini del proprio territorio e alle donne in particolare. Per far sì che ogni giorno sia l’8 marzo. Solo due resoconti di attività continua e costante fra le molte che ogni giorno l’Ulss4 garantisce ai cittadini del proprio territorio e alle donne in particolare. Per far sì che ogni giorno sia l’8 marzo”.