Personale ridotto costretto a fare straordinari e salute dei cittadini a rischio.
La denuncia arriva dalle Rappresentanze Sindacali Unite e punta il mirino sull’Ulss 4 Alto Vicentino minacciando stati di agitazione.
Ancora una volta le RSU esprimono preoccupazione e denunciano una situazione di grave carenza di personale come infermieri, operatori socio-sanitari, ostetriche e tecnici.
“Fino a oggi il personale ha sempre garantito l’assistenza ai pazienti rinunciando spesso a ferie, riposi e accumulando un elevato numero di ore straordinarie – commentano da RSU – Con l’applicazione obbligatoria della nuova legge europea, la situazione per il personale di assistenza rischia di esplodere con gravi ripercussioni per la salute e la sicurezza dei cittadini. Nonostante le nostre continue richieste di assunzione di personale, le risposte date nel tempo dall’Amministrazione non sono state sufficienti a sanare le attuali carenze di organico”.
Le RSU spiegano che la nuova normativa europea, che sarà in vigore a breve, garantisce diritti minimi come lo stacco di 11 ore tra due turni di lavoro, un riposo settimanale e un monte orario medio non superiore alle 48 ore settimanali.
“L’amministrazione non ha dato risposte chiare sui passi che intende compiere e non si è presentata a un incontro programmato da oltre un mese. In assenza di un confronto, chiediamo che la Direzione dell’Ulss 4 e la Regione Veneto garantiscano l’assunzione del personale necessario all’applicazione della normativa europea per garantire livelli di assistenza e sicurezza adeguati, sia per i pazienti che per i lavoratori. Pertanto – concludono – le RSU hanno deciso di indire lo stato di agitazione del personale del comparto”.